Lo stato insulare della Sardegna ha fatto in modo che questa regione, pur subendo numerose colonizzazioni, abbia potuto conservare una lingua e un folklore unici. Nonostante le coste siano state toccate da tante popolazioni di navigatori, che certo hanno lasciato il segno, una parte della popolazione si è ritirata nell'entroterra conservando gelosamente i propri usi. Ed è proprio questo contrasto tra apertura forzata e chiusura fortemente voluta che ha caratterizzato la storia dell'isola, nella quale prevale la pastorizia, mentre la pesca è stata portata solo dai conquistatori. Ancora oggi sono moltissime le feste tradizionali che conservano il fascino dei tempi antichi: la Sartiglia di Oristano, la festa di Sant'Efisio a Cagliari, quella del Lunedì Santo a Castelsardo e del Venerdì Santo ad Alghero, i Candelieri a Sassari e tante altre.