Aspro e
selvaggio, l'Aspromonte è l'altro volto della Calabria, che alla calma
dei panorami costieri oppone stridenti contrasti, crinali di rocce, boschi
impervi, profondi valloni e contrafforti scoscesi nonché aree di immenso valore
naturalistico. Ultimo tratto delle "Alpi Calabresi", il complesso
montuoso formato dalla Sila, l'Aspromonte conserva nel nome, che vuol dire
"candido, bianco" il legame, tipico di questa terra, con le popolazioni greche
della costa ionica che tanto amavano guardare le candide formazioni montuose
del massiccio. Nel 1994 è stato istituito il Parco
dell'Aspromonte, un'area protetta con oltre 78 mila ettari di terreno
appartenente a 36 comuni in provincia di Reggio Calabria, dominato dalla vetta
del Montalto o monte Cocuzza (1955 m.).
Questo lembo di catena appenninica, di
origine granitico-cristallina, è segnato da molti torrenti chiamati
"fiumare",
da una grande varietà di specie come il gufo reale, il falco pellegrino
e la
rarissima aquila Bonelli, e da altrettante testimonianza storiche,
artistiche e
archeologiche della cultura arcaica, classica, grecanica, medioevale e
moderna. Punto di partenza per escursioni in Aspromonte e
centro turistico montano tra i più apprezzati della Calabria
meridionale, è Gambarie,
quota 1630 metri nel Comune di Santo Stefano in Aspromonte. La storia di questo
paese è per certi versi simile a quella di tanti altri centri calabresi, nati
come rifugi di pastori, cacciatori o barcaioli e in seguito sviluppatisi come
nuclei abitati e turistici.
Gambarie fu riconosciuta nel 1964 come primo
centro turistico montano del Mezzoggiorno ed oggi è una meta sciistica
frequentata ma lontana dalla congestione dei più rinomati comprensori del nord
Italia. Con l'incremento delle nuove seggiovie e sciovie con relative piste,
avvenuto una decina di anni fa, Gambarie ha ulteriormente accresciuto la sua
appetibilità dovuta a grandi privilegi naturali come quello di offrire
l'esclusiva di sciare guardando il mare, oppure di disporre di tutta una
serie di possibilità slegate dal mondo della neve e dello sci e principalmente
offerte dalla vicinanza con il Parco dell'Aspromonte verso cui si diparte una
fitta rete di sentieri.
Da Gambarie è possibile raggiungere Montalto che offre
un colpo d'occhio eccezionale sulla costa ionica, tirrenica e sull'Etna. Qui
svetta la grande statua di bronzo del Cristo Redentore che risale al 1899
quando, tra le varie iniziative legate all'Anno Santo, si pensò di salutare il
nuovo secolo erigendo venti monumenti al Redentore su altrettante cime
italiane.
La peculiarità di questa perla della montagna
calabrese dove non è difficile incontrare lo scoiattolo dal mantello nero e dal
ventre bianco, è nella sua posizione geografica, dietro un crinale, sulle rive
di un ruscello a pochi chilometri circondata dal mare. Le prime case di
Gambarie spuntano, tra faggi e pinete, mille metri dopo la frazione di Mannoli.
Fanno parte del comprensorio di Gambarie, oltre Montalto, il Santuario della
Madonna di Polsi, Calanna, Sant'Alessio d'Aspromonte e Santo Stefano in
Aspromonte.