A pochi chilometri da Roma, sulla strada
Cassia che conduce verso Viterbo, alle porte della Capitale si trova Formello, piccolo paese arroccato su uno sperone tufaceo, nel Parco di Veio,
costituito una decina di anni fa e di cui fanno parte 9 Comuni
dell'area. Il riferimento è all'antica città etrusca di Veio, più grande
e importante di Roma, una città ricca ed evoluta intorno al 396 a.C.,
circondata da 10 chilometri di mura massicce e 9 porte.
Non siamo ancora nella Tuscia laziale, ma le testimonianze degli
Etruschi in quest'area sono molto forti, la vecchia città e la necropoli
si trovano sotto i campi coltivati a vite e i boschi, alcuni ruderi
sono invece in superficie. Fra questi c'è una scoperta eccezionale fatta
l'anno scorso, grazie a un tombarolo pentito: la tomba dei leoni
ruggenti. Si tratta di un sepolcro datato 700 a.C. dove furono trovati
un carro con rivestimento in bronzo, e vari vasi di origine greca. Sulle
pareti dipinte , fiere con artigli e fauci spalancate che simboleggiano
quanto sia terribile l'Aldilà, dipinte anche qualche anatra, animale
che spesso si ritrova nelle tombe etrusche come quella che fino a ieri
era la più grande conosciuta nella zona.
La tomba è in restauro ma aprirà per visite guidate nel mese di giugno,
grazie all'organizzazione del parco che invita a un itinerario fra
sapori e archeologia. Sono tante le proposte enogastronomiche dell'area,
fra queste quella dell'azienda Terre del Veio, nata
nel 2002 grazie all'acume di Paolo David che lasciato il posto fisso in
banca ha ereditato dal suocero l'attività. L'azienda si sviluppa su 11
ettari di cui 7 a vigneto, un enologo cura la produzione di 5 vini, due
rossi, due bianchi e un rosato, tutti vini IGT (Indicazione Geografica
Tipica). L'azienda è stata riconosciuta dall'Ente Parco di Veio tra i
produttori di "prodotti tipici di qualità" e tra i produttori dei Parchi
regionali del Lazio con marchio "Natura in campo".