Per gli artisti e gli amanti dell'arte, della scultura in particolare, Carrara è un luogo magico. Qui, all'estremità settentrionale della Toscana, a partire dal XIII secolo i più grandi maestri si sono succeduti alla ricerca del prezioso marmo bianco. Nicola Pisano e il figlio Giovanni scelsero i blocchi per i pulpiti del battistero di Pisa e della cattedrale di Siena; Donatello, l'inquieto Michelangelo, Giambologna, Bernini, Canova fecero altrettanto, dimorando spesso per lunghi periodi in città. A partire dagli anni Quaranta del Novecento hanno frequentato Carrara Arturo Martini, Alberto Viani, Henry Moore, César, Michelangelo Pistoletto, Augustin Cardenas e molti altri. L'intimo legame con il marmo ha guidato la crescita in senso industriale della zona. Tanto il sistema delle infrastrutture (la ferrovia, il porto, la viabilità stradale) quanto il tessuto edilizio (le case-laboratorio, i sontuosi palazzi della borghesia commerciale) hanno risentito, nel corso dei secoli, di tale condizione di dipendenza.
La Fondazione Giorgio Conti mette in scena a Palazzo Cucchiari 30 scatti realizzati dal fotografo pistoiese che hanno per protagoniste le sculture di Michelangelo
Dalle castagne dei boschi locali si ricava un'ottima farina con la quale si prepara da tempo immemore un gustoso pane dal colore scuro e dal profumo inconfondibile