Il centro storico di Bormio conserva un patrimonio monumentale degno delle pi rinomate citt d'arte
italiane. Accanto alle abitazioni private in pietra, nascoste in una
fitta trama di strade e spesso ornate da stemmi, affreschi o archi
fregiati, vi tutta una serie di edifici pubblici, tra i quali vanno
menzionati il Ponte di Combo, la Torre Civica (detta anche "delle Ore"
per la sua meridiana dipinta), il Palazzo de Simoni con la sua imponente
Torre e la Chiesa di San Vitale, splendida di stucchi e di affreschi:
tutte opere risalenti al XIV-XV secolo, come il Kuerc ("coperchio" nel
dialetto locale), la struttura coperta da un tetto di ardesia che gi
all'epoca delle autonomie comunali ospitava le riunioni del Consiglio.
Anche le zone circostanti non mancano di spunti di notevole interesse artistico e storico, come il Palazzo Besta di Teglio, vero gioiello dell'umanesimo italiano, e il Santuario della Madonna di Tirano, costruito dopo un'apparizione mariana e da allora costante meta di pellegrinaggi.
Le testimonianze della storia e della cultura valtellinese non sopravvivono solo nei monumenti, ma anche nella tradizione di fiere, sagre e manifestazioni che mantengono vivo il ricordo del passato. Il riproporsi di usanze e
costumi diventa uno strumento di inestimabile valore per consolidare
quello spirito di appartenenza e quel legame con la propria terra di cui
la gente valtellinese va giustamente fiera. Non mancano, inoltre, i
musei etnografici come quelli di Bormio e Valfurva, nei quali proprio la
quotidianit della difficile vita in montagna diventa assoluta
protagonista.
L'Alta Valtellina famosa in tutto il mondo anche per un'altra opera d'arte, dai tratti del tutto peculiari: i suoi terrazzamenti.
L'area vitivinicola che per circa 40 chilometri va da Ardenno e Tirano
unica per estensione nel panorama alpino ed europeo. Giustamente
stata proposta per l'inserimento nei siti patrimonio dell'umanit
dell'UNESCO. Il terrazzamento un sistema di lavorazione dei versanti
montani che, attraverso l'utilizzo di terra di riporto e la costruzione
di appositi muri a secco, consente lo sviluppo delle coltivazioni anche
su pendii piuttosto ripidi. Un'attivit di modellamento che non solo
opera agricola, ma vero e proprio esempio di ingegneria del territorio e
che contribuisce in maniera decisiva sia alla protezione e alla
manutenzione dell'ambiente, sia alla creazione di un paesaggio
antropizzato assolutamente suggestivo.
Grazie a condizioni favorevoli per quanto riguarda il clima e il terreno
(in termini di esposizione al sole, ventilazione, temperatura) e al
paziente e tenace lavoro dell'uomo, l'Alta Valtellina produce vini famosi in tutto il mondo come lo Sforzato, il Sassella o l'Inferno, che vanno ad arricchire una
proposta enogastronomica assolutamente particolare: dai vari utilizzi
del grano saraceno (pizzoccheri, sciatt, polenta taragna, kiscioi) alla
bresaola, ai saporiti formaggi.