Il museo ospitato nella ottocentesca dimora in stile neoclassico lombardo del barone Ferrante Frigerj presenta un allestimento completamente rinnovato secondo sistemi etnico-territoriali, evidenziando in tal modo la segmentazione di gruppi etnici a partire dalle fasi iniziali dell’Età del Ferro fino all’Alto Medio Evo.
La lettura e la comprensione della storia di questi popoli viene proposta attraverso le peculiarità del territorio di appartenenza e delle sue trasformazioni nel tempo. I popoli illustrati al primo piano del museo sono i Vestini Transmontani, i Vestini Cismontani, i Peligni, i Marrucini, i Carricini.
Al piano terra l’allestimento della nuova sala del Guerriero di Capestrano realizzata da Mimmo Paladino nel 2011 colloca la scultura del VI sec.a.C., già di per sé di straordinaria importanza e fama, in una suggestiva scenografia al di là del tempo che solo l’ispirazione di uno dei maestri più noti dell’arte contemporanea poteva creare e che da sola merita la visita del museo.
Infine, le due collezioni Pansa e Numismatica, vista la loro specificità, sono collocate al piano terra, al di fuori dei percorsi territoriali.
[Fonte: ARTE.it]