Coeva alla Torre degli Asinelli, la Torre Garisenda rimase incompiuta per il cedimento del terreno sottostante e la compromissione delle fondamenta. Abbassata per timore di crollo dopo la metà del XIV secolo, prende da allora il nome di torre ‘mozza’, anche se i suoi 48 metri di altezza non sono pochi, soprattutto per una torre che ha 3,22 m di strapiombo dell’asse.
Dante Alighieri parla due volte della torre Garisenda: nel canto XXXI dell'Inferno (vv 136-141), dove la paragona al gigante Anteo, e nel sonetto "
No me poriano giamai fare menda…" (1287), dove sembra che egli si rammarichi per aver contemplato l’altezza della torre Garisenda senza avvedersi dell’altezza ben maggiore di quella degli Asinelli.
[Fonte: ARTE.it]