Il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, universalmente conosciuto come torre pendente o torre di Pisa, proprio per via dei suoi singolari problemi statici è considerato monumento simbolo della città e, in forma più estesa, un emblema dell’Italia.
La struttura a sè stante, alta 56 metri sul livello stradale, venne costruita nell’arco di due secoli tra il XII e il XIV secolo. Acquistò la caratteristica pendenza per un cedimento del terreno sottostante che si verificò nelle prime fasi della costruzione, e che interruppe i lavori a metà del terzo piano. Secondo alcuni studi recenti, che evidenziano le analogie tra gli edifici a partire dalla pianta circolare, la paternità del progetto sarebbe da attribuire a Diotisalvi che nello stesso periodo era impegnato nella costruzione del battistero. Ormai esclusa è invece la tesi del Vasari, che indicava il nome di Bonanno Pisano.
Certo invece è che nel 1275, i lavori ripresero sotto la guida di Giovanni di Simone e Giovanni Pisano, che nel tentativo di raddrizzare la torre puntarono ad invertire la pendenza costruendo i tre piani successivi incurvati in senso opposto.
Nel corso dei secoli, a periodi di stabilità e addirittura di riduzione dell’angolo di inclinazione, si è alternata una progressiva crescita dello strapiombo, fino al precipitoso incremento che nel 1990 portò alla chiusura per il pericolo concreto di crollo. Interventi di restauro e consolidamento si sono susseguiti nel tempo fino a quello che tra il 1990 e il 2001, per una spesa complessiva di 53 miliardi di lire, ha ridotto di 44 centimetri la pendenza del campanile tramite cerchiatura di alcuni piani, applicazione temporanea di tiranti di acciaio e contrappesi di piombo fino a 900 tonnellate, sottoescavazione e fortificazione della base. Un’opera che secondo gli esperti consentirà di mantenere in sicurezza la torre per almeno trecento anni.
[Fonte: ARTE.it]