Risale al II secolo d.C. il Teatro Romano di Catania, situato nel centro storico della città.
Fu costruito su un preesistente teatro greco, probabilmente quello da cui Alcibiade arringò i catanesi perché si alleassero con Atene nella guerra del Peloponneso. Caduto in rovina dal VII secolo, il teatro fu coperto e tagliato da nuovi edifici nel corso del tempo, oltre che usato per rifornirsi di materiali da costruzione. Riscoperto nel Settecento, fu progressivamente portato alla luce dal XIX secolo.
Oggi sono visibili l’orchestra, la cavea larga 98 metri, su cui si alternavano sedili di marmo bianco e gradinate in pietra lavica, e parti della scena, originariamente decorata da molte colonne, statue e nicchie. Fra gli ornamenti superstiti si segnalano il gruppo scultoreo di
Leda e il Cigno, copia dell’opera del greco Timotheos, e una lastra di marmo con un delfino scolpito, che fungeva da elemento divisorio o parte di un seggio d’onore.
Casa Pandolfo e Casa Liberti, costruite a ridosso del teatro, ospitano ora l’Antiquarium, in cui sono esposti reperti e documenti.
A Ovest del teatro si trova l’Odeon, uno spazio più piccolo con una capacità di 1500 spettatori, usato per spettacoli di canto, musica e danza.
[Fonte: ARTE.it]