Fu fondato dall’antiquario che acquistò e ristrutturò i palazzi de’ Mozzi e la chiesa sconsacrata di San Gaetano della Pace con l’attiguo convento (1881) per svolgervi la propria attività mentre una parte dei locali fu adibita a laboratorio di restauro. All’interno della struttura furono utilizzati pezzi autentici come porte, scale, timpani e gli altari di San Lorenzo a Pistoia, adattati a mostre delle finestre. L’eclettico edificio neorinascimentale e le collezioni furono lasciati in eredità al Comune di Firenze nel 1922, alla morte di Bardini.
[Fonte: ARTE.it]