Realizzata da Bartolomeo Ammanati e da aiuti, fu commissionata in occasione della costruzione di un acquedotto (1563-75). In piedi al centro è Nettuno, dai tratti fisiognomici ispirati a quelli di Cosimo I, allusione ai successi marittimi di Firenze conseguiti durante il suo governo. Sulle vasche angolari sono collocate le statue bronzee di divinità marine (Doride, Teti,Oceano e Nereo), tutte affiancate da coppie di satiri. E’ l’insieme di queste figure realizzate da Giambologna, dalle forme sensuali e allungate, a suscitare da sempre maggiore interesse mentre il dio, per il candore eccessivo del marmo, fu beffardamente rinominato “biancone” dagli stessi fiorentini.
[Fonte: ARTE.it]