I primi documenti relativi alla fondazione del castello sono le lettere che Federico II inviava nel 1239 ai suoi sottoposti, nelle quali si compiaceva per la diligenza con la quale Riccardo da Lentini seguiva il
castrum. Questa fortezza, una delle più belle del periodo svevo, sorge in una posizione strategica per la difesa del Porto Grande.
Deve il suo nome a Giorgio Maniace, generale bizantino che nel 1038 riconquistò, sebbene per un breve periodo, la città in mano agli Arabi.
Fu Pietro II d'Aragona, nel 1325, a far riattare i fossati e costruire due forti a supporto del castello.
La struttura fu adibita a costruzione militare per diventare, nel XV secolo, una prigione.
Dopo un lungo restauro conseguente alla smilitarizzazione, il castello è stato restituito al pubblico e, dal 2015, accoglie le sale espositive dell'
Antiquarium, dedicate alla storia del monumento e ai reperti rinvenuti durante gli scavi.
La possente struttura a forma di quadrilatero con quattro torri cilindriche inserite ai quattro angoli della costruzione presenta un ponte che ha sostituito il vecchio ponte levatoio in legno.
[Fonte: ARTE.it]