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Battistero di San Giovanni
Di fronte alla Cattedrale Santa Maria, in asse con la sua facciata, fu costruito il Battistero dedicato a San Giovanni Battista, fondato nel 1152 su progetto di Diotisalvi.
L’edificio di stile romanico, che presenta forti reminiscenze della Moschea della Roccia e della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ripropone la stretta relazione tra l'architettura pisana e l'Oriente.
Il monumento, che è il più grande Battistero d’Italia, era destinato ad accogliere e custodire la fonte battesimale dei Pisani, e in origine aveva un'apertura sul soffitto attraverso la quale filtrava luce. A differenza di battisteri più antichi, l’apertura non serviva però a raccogliere acqua piovana nella fonte perchè all’epoca il rito era ormai simbolico e per battezzare si ricorreva già a piccole vasche disposte lungo il fonte.
Lo stile gotico venne introdotto insieme alla loggia e alla cupola emisferica quando i lavori vennero proseguiti da Nicola e Giovanni Pisano.
Le sculture che essi posarono sulla sommità del primo ordine, al di sopra e all'interno delle vimperghe, vennero a loro volta rimosse con il radicale restauro compiuto nell’Ottocento da Alessandro Gherardesca, e oggi solo pochi esemplari del gruppo sono conservati ed esposti al Museo dell’Opera del Duomo.
La cupola è coperta da tegoli rossi nella parte orientata verso il mare e da lastre di piombo a levante. Probabilmente la causa della differenza di copertura si spiega con una mancanza di denaro, che giustificherebbe anche l’assenza di affreschi.
Come molti altri edifici di Pisa, anche il Battistero è leggermente inclinato con una pendenza che verte verso est in direzione della Cattedrale.

[Fonte: ARTE.it]

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