L’Arena di Verona è il quarto anfiteatro romano dopo il Colosseo di Roma, e quelli di Capua e Milano, e il meglio conservato grazie alla ciclica manutenzione alla quale è sottoposto.
Sebbene non esista documentazione relativa alle antiche origini, il monumento adibito a spettacoli ludici, venne eretto presumibilmente nel I secolo d.C. e, considerata la prossimità alla cinta muraria della città, la costruzione avvenne in tempo di pace in un periodo che quasi certamente coincide con l’inizio dell’età imperiale.
Dotata di una struttura poderosa, semplice e funzionale che influenzerà le opere cinquecentesche del Palladio e del Sanmicheli, l’Arena presenta una zona centrale con sabbia che da nome al complesso, e una cinta formata da una cavea a gradinate di larghezza costante che sono state ricostruite. L’anello esterno, di cui rimane integro solo un breve tratto, fu smembrato a causa della ridestinazione del monumento a cava di pietre, nel 1840. Al complesso, nel corso dei secoli, sono infatti state affidate diverse funzioni: gli arcovoli esterni, ad esempio, tra i diversi usi furono ricoveri per le prostitute della città e successivamente spazi riservati a botteghe artigianali. Lo spazio interno servì invece per amministrare la giustizia, fu poi luogo adibito a varie forme di intrattenimento, e, dal 1913, con la prima rappresentazione dell’Aida di Verdi, è il palco della stagione lirica estiva.
[Fonte: ARTE.it]