Una città affascinante, dallo spirito gioviale e orgoglioso, che attira tanti scrittori da ogni parte del mondo. Questa è Gijon,
la città in cui Luis Sepulveda ha scelto di vivere, la città in cui
ogni anno si tiene la Semana Negra, in cui scrittori di mezzo mondo
partecipano a una sorta di fiera popolare dove i libri si mescolano a
salsicce e fritto misto. Ma anche la città del porto, di tante piccole e
medie industrie, di un crescente turismo. Il tutto nel cuore delle Asturie,
un lembo di terra che si affaccia sul Golfo di Biscaglia dall'alto di
scogliere a strapiombo sull'oceano, spiagge immense e clima fresco
umido. Di spiagge immense neanche Gijon è sprovvista; la Playa de San
Lorenzo è sterminata e la domenica mattina è un pullulare di campi di
calcio improvvisati, mamme e figli a passeggio.
Gijon è anche una città modernista con un'architettura art nouveau e
decorazioni ardite, come teste di donna dalle chiome sinuose. A partire
dal 1900, la borghesia emergente di Gijon fece a gara nell'ingaggiare i
migliori architetti iberici per edificare palazzi pubblici e privati.
Una delle figure principali del rinnovamento cittadino fu Miguel Garcia
de la Cruz. A lui si devono numerose facciate di edifici in Art Nouveau,
chioschi, padiglioni ed il Casinò. Altri architetti si sbizzarrirono
nell'edificare la Gijon modernista: Manuel del Busto è l'artefice del
palazzo al numero 18 di Calle Cabrales e della facciata dell'antico Café San Miguel.
Josè Graner Prat è l'autore del curioso palazzo verde pastello con
balconate in stucco, situato all'angolo tra calle Jovellanos e Merced.
la palazzina a due piani al 43 di Calle Cabarales fu costruita invece
nel 1901 da Mariano Marìn. Gijón è una città con un'importante
tradizione culturale che si diffonde in ogni museo, teatro o
associazione. Numerosi edifici sono stati ristrutturati e poi
riconvertiti per ospitare le opere di grandi artisti locali. Tutti si
distinguono per un nesso in comune, la scommessa fatta sulle radici
della città, sui suoi artisti e sulle sue tradizioni.
Nel quartiere di Cimadevilla si concentra un buon
numero di monumenti locali come il Palazzo di Revillagigedo, la
Collegiata di San Giovanni Battista e le cappelle della Soledad e delle
Consolazioni. Accanto a quest'ultima si trova la Casa Natale di
Jovellanos, un palazzo tipicamente asturiano del XVº secolo ed attuale
Museo di Gijón. Nella parte più alta di Cimadevilla e di fronte al mare
Cantabrico c'è invece la monumentale opera scultorica Elogio del Orizzonte,
costruita lì dall'artista Eduardo Chillida nel 1990. Da visitare anche
l'Istituto Jovellanos, oggi centro di multeplici attività culturali.
Architettura a parte, merita una visita Plaza Mayor,
con le sidrerie e il mercatino del fine settimana dove si possono
assaggiare i famosi formaggi asturiani. Gijon, infatti, è anche una
città godereccia dove si può assaporare il delicato e profumato sidro
che, insieme alla cornamusa, è il simbolo delle sue genti e della vita
conviviale.