"Terroir" una parola francese
intraducibile in italiano per indicare la terra fertile che genera i
prodotti tipici di un territorio. Non solo. "Terroir" anche
preparazione culinaria di quei prodotti, processi di vinificazione e di
distillazione, le feste, le abitudini, la parlata di una regione. In
altre parole la specificit e l'unicit delle persone e delle cose di
un luogo geografico. Ogni chilometro quadrato dell'Aquitania -
regione a sud-ovest della Francia- saturo di "terroir" che,
innanzitutto, qui significa vini tra i pi famosi del mondo: Bordeaux,
Sauternes, Mdoc, Pomerol. La storia del vino risale all'epoca romana e
fa parte integrante della vita di questa regione.
Capitale dell'Aquitania e capitale mondiale del vino. Che dire del "terroir" di Bordeaux ? E' gi tutto nel suo nome, un'etichetta stranota, garanzia
d'eccezione per tutti gli amanti del vino. Una reputazione questa,
dovuta anche al ruolo fondamentale che la citt ha svolto nella
commercializzazione dei suoi vini, e non solo dal punto di vista
puramente economico, ma anche e soprattutto, culturale. Il "terroir" a
Bordeaux presente nell'aria, cos come nell'architettura cittadina,
con dettagli celebrativi del vino che forse vale la pena sottolineare.
Un nome su tutti, Chartrons, il quartiere antico dei commercianti
di vino, degli armatori e degli antiquari, vero tempio del "terroir" di
Bordeaux. La vivace vita del vicino porto e dei mercanti che qui si
stanziavano legando fortuna e destino al nome del vino, non mai morta.
La si ritrova per le strade, nei tanti negozi ancora esistenti e nelle
voci dei negozianti stranieri che osannano (e vendono) il vino come
fosse un dio da venerare.
Il ricordo poi tangibile nei monumenti pubblici edificati a tributo dell'attivit vinicola, come il Monumento dei Girordini ad esempio, la fontana Art Nouveau sulla
piazza Amde Larrieu, i monumenti dedicati allo scrittore Gaston
Lafargue, decantatore delle bellezze regionali, o ad Alexis Millardet,
lo scienziato "salvatore del vigneto", entrambi siti nel giardino
pubblico.
Il luogo migliore per ricostruire l'antica vocazione agricola, marittima e commerciale della regione il Museo d'Aquitania (cours Pasteur 20). Aperto al pubblico dopo il 1987, il museo situato
nel cuore della citt, vicino a piazza Pey-Berland e alla Cattedrale.
La ricchezza delle sue collezioni permette ai visitatori di rivivere la
storia di Bordeaux e della regione, dalla preistoria sino ad oggi,
mettendo in risalto lo stretto legame della citt e dei suoi antenati
con l'oltremare. Una vera e propria evocazione delle storia regionale
che passa in rassegna i pi importanti avvenimenti accaduti in Aquitania
e illustra l'evoluzione del modo di vivere dei suoi abitanti.
Tutto quello che c' da sapere sui vini di Bordeaux racchiuso nel Museo di Chartrons (rue Borie 41) dove, tra un segreto e l'altro si pu anche degustare il
buon nettare. Ricavato all'interno di una delle ultime "maison de
vigneron" tipiche di Bordeaux, invece l'Ecomuseo della vigna e del vino (cours
du Gnral de Grulle 238). Il museo espone una collezione di 500
strumenti da lavoro di vignaioli, del XVII e del XIX secolo, raccolti da
alcuni appassionati collezionisti. Questo un museo non solo da
vedere, ma da toccare, da sentire e da gustare. Qui c' tutto il segreto
del "terroir" regionale, lo spirito del territorio, la forza del lavoro
nelle vigne, la maestria dei primi alchimisti del vino, trasmessa da
generazione in generazione.