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Jesi
Comune di Jesi
Jesi
Raggruppata su un piccolo colle lambito dal fiume Esino, Jesi mostra da lontano le sue mura trecentesche e chiama il visitatore a cogliere l'emozione della scoperta del suo cuore nobile e antico. Il lavoro e l'ingegno dell'uomo hanno edificato attraverso i secoli palazzi, monumenti, opere d'arte che hanno via via trasformato la struttura urbana. Resti d'insediamenti preistorici rimandano alle origini della citt, sorta ancor prima che Romolo tracciasse sui colli laziali i solchi della fondazione di Roma. Memorie antiche alludono a leggendarie civilt pagane su una terra dominata dai Pelasgi, su cui regnava il mitico re Esio da cui prende il nome il fiume e gli abitanti di Jesi, gli esini Il territorio fu abitato da antichi popoli italici come gli Etruschi e i Galli Senoni, da popoli barbari calati dal Nord e dai Piceni, tutti domati dalla potenza di Roma a partire dal 268 a.C. Durante l'et imperiale Aesis assunse l'aspetto ben definito di una citt florida all'interno di solide mura di cinta difensive. Intorno al foro (oggi Piazza Federico II) sorsero templi pagani e palazzi pubblici abbelliti di decorazioni a mosaico e di lussuose pavimentazioni, tanto che trent'anni fa l'UNESCO indic Jesi quale citt esemplare per la persistenza dell'intatto tessuto urbano del Castrum Romano, sebbene tutto l'insieme sia fuso con i segni monumentali della successiva civilt medievale. Nell'area dell'attuale Palazzo Amici-Honorati venne costruito un grande teatro semicircolare capace di 2500 posti. 
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