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Cortina montagna inverno
© Cortina Turismo
Cortina d'Ampezzo
Vedere all'aperto:
Il Parco un esempio di intervento conservativo intelligente del patrimonio naturale del territorio. Una scenografia paesaggistica mozzafiato che ospita una fauna ricca e una flora straordinaria, vero polmone di quest'angolo incantato delle Dolomiti. Una delle attrazioni maggiori del Parco costituita dalle cascate del rio Fanes: si tratta di un percorso suggestivo che l'acqua percorre tra tratti boschivi sempre in ombra e spianate rocciose in pendenza. Salta poi d'improvviso e prosegue la corsa cinquanta metri pi sotto. I laghi sono pochi, per via della natura delle rocce, ma due piccole eccezioni valgono da sole una lunga camminata o sciata fuori-pista (in compagnia di una delle tante guide esperte e appassionate che il CAI di Cortina pu vantare): i laghi di Rufiedo e dello stesso rio Fanes. L'albero che domina il paesaggio l'abete: quello rosso pi diffuso dal fondovalle fino ai duemila metri di quota. La specie bianca invece maggiormente presente solo in alcune zone, cos come i pini e i larici, vere opere d'arte della natura.
Musei:
Museo d'Arte Moderna 'Mario Rimoldi': costituito da una collezione di circa 400 opere donata alle Regole d'Ampezzo da Rosa Braun Rimoldi. In molti anni di collezionismo, Mario Rimoldi ha raccolto dipinti e sculture dei maggiori esponenti del Novecento italiano: De Pisis, Sironi, De Chirico, Carr, Guttuso e Morandi sono solo alcuni degli artisti presenti all'interno della collezione. Museo Paleontologico 'Rinaldo Zardini': espone una delle pi consistenti raccolte di fossili oggi esistenti: gusci di invertebrati marini, coralli, spugne, fossili d'innumerevoli animali. I reperti, provenienti tutti dall'area dolomitica, furono raccolti e catalogati dal ricercatore ampezzano Rinaldo Zardini e testimoniano l'evoluzione geologica delle valle ampezzana. Museo Etnografico 'Regole d'Ampezzo': raccoglie gli antichi utensili, gli attrezzi e tutti quei manufatti tipici della cultura agro-silvo-pastorale. Dalla lavorazione artistica del ferro battuto alla filigrana d'argento, dagli oggetti realizzati in legno pregiato finemente intarsiato con madreperla e fili metallici ai costumi tipici dei tempi passati: tutte testimonianze di un patrimonio di tradizioni giunto intatto fino ad oggi grazie alla saggezza del popolo ampezzano che ha saputo conservare, tramandandola, la preziosa memoria delle proprie origini. Museo della Grande Guerra: costituito dai quattro Musei all'aperto del Lagazuoi, delle 5 Torri, del Sasso di Stria e dal Museo del Forte Tre Sassi. Si estende in un raggio di 5 Km e permette di conoscere i diversi aspetti della Grande Guerra in montagna in una delle pi emozionanti passeggiate delle Dolomiti. Grazie alla collaborazione italo-austriaca e al lavoro di numerosi volontari, le gallerie e le trincee sono state ripulite e ripristinate. Sono possibili diversi percorsi di visita, alcuni pi lunghi e impegnativi, altri pi brevi e meno difficoltosi.
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