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COMO
Pastorizia alpina e pesca lacustre stanno alla base della tradizione gastronomica comasca. In particolare la città ha un profondo legame con la pesca di acqua dolce e sulle vostre tavole potrete gustare risotto con pesce persico, il lavarello marinato all'aceto, alborelle fritte e il rinomato risulti, ossia agoni (pesci del lago) che vengono pescati, salati ed essiccati al sole per poi essere gustati con la polenta. Proprio la polenta è un'altra pietanza tipica di queste zone, come lo è anche per buona parte dell'arco alpino: accompagna i piatti stufati di carne e pesce, viene servita sia da sola che con altri ingredienti, come ad esempio la polenta uncia: un pasticcio di polenta e formaggio, innaffiata da un soffritto di burro, aglio ed erba salvia. La pult invece è una polentina di farina di mais e di frumento, molto molle. Viene mischiata col burro e consumata intinta nel latte freddo, solitamente nella stagione estiva. La cutizza è un altro piatto della cucina povera che fino a non molti anni fa veniva associato a pietanze salate, e invece oggi è servito dolce con lo zucchero e la marmellata. Si tratta in pratica di una omelette di farina di frumento, uovo e latte, fatta friggere nel burro. Un piatto unico che dovete assaggiare è sicuramente la cassoeula. Gli ingredienti di base sono le verze, che per tradizione devono aver subito la prima gelata invernale, che le intenerisce e ne accorcia i tempi di cottura, e le parti povere del maiale: piedini, cotenne, costine, testa, verzini (salamini). Le carni bollite sono consumate in grandi quantità, ma nei menù potrete anche trovare il vitello tonnato, vari tipi di carne stufata e cucinata col sugo e la gallina ripiena. In alcuni posti potreste trovare le rane fritte.
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