Il teatro deve il suo nome ad Antonio Galli Bibiena che progettò, costruì e decorò l’edificio tra il 1767 e il 1769 su commissione del rettore dell'Accademia dei Timidi, conte Carlo Ottavio di Colloredo. Obbedendo al tipo di struttura in voga nel Seicento, il disegno abbandonava la gradinata rinascimentale in favore di una disposizione su più ordini di palchetti lignei, che Bibiena affrescò personalmente lasciando un prezioso documento della sua prodigiosa attività artistica.
La classica facciata fu invece realizzata da Giuseppe Piermarini a cui è intitolato il salone al primo piano del teatro.
La finalità del committente era uno spazio destinato a ospitare adunanze scientifiche, aperto però anche a recite e concerti. L’architetto accontentò le richieste in tempi rapidissimi e l’elegante teatro fu inaugurato ufficialmente il 3 dicembre 1769 presentando al pubblico un gioiello architettonico tra i più significativi del tardo Settecento.
Un mese dopo l’apertura, il 16 gennaio 1770, un giovane di nome Wolfgang Amadeus Mozart, appena quattordicenne, giunse a Mantova nel corso della sua prima tournée italiana, e con un memorabile concerto consacrò insieme al padre Leopold la vita del nuovo teatro.
[Fonte: ARTE.it]