Il Casino, o più comunemente Palazzo Giardino, fu luogo consacrato all’otium del duca Vespasiano Gonzaga. La costruzione dell’edificio rustico disposto su due piani avvenne tra il 1578 e il 1587 e il complesso venne pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori che lasciarono segno del loro passaggio nelle decorazioni che fregiano il Camerino dei Cesari, la Camera di Filemone e Bauci ispirata alle Metamorfosi di Ovidio, la Camera dei Miti, il Corridoio d’Orfeo, il Camerino di Enea (studiolo), il Camerino delle Grazie e la Sala degli Specchi.
Nel 1773 per volere dell'amministrazione austriaca, furono scrostati i rivestimenti in marmo nella parte bassa delle camere e fu divelto il pavimento della Camera dei Miti, e i materiali furono impiegati per riqualificare alcuni ambienti del palazzo Ducale di Mantova.
Il Palazzo si schiudeva su un giardino all'italiana animato da fontane, giochi d’acqua e pergolati. Le aiuole erano bordate da siepi di bosso e, lungo i viali, su colonne di rovere si arrampicavano viti e gelsomini.
L’apparato decorativo che il palazzo conserva insieme all’armonia del paesaggio di cui restano ormai tracce visibili modeste, erano testimonianze della insistente ricerca di una vita contemplativa da parte del Duca.
[Fonte: ARTE.it]