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Varese cosa vedere

Cosa sapere su Varese, la Città Giardino

Non solo il Sacro Monte Patrimonio Unesco, anche il grazioso centro storico rende Varese una piacevole destinazione da scoprire

Veduta dal Sacro Monte
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Veduta dal Sacro Monte
Varese sorge nella parte nord occidentale della Lombardia, al centro di un territorio dove i panorami sono incorniciati da scorci di verdi colline e laghi grandi e piccoli, offrendo l’opportunità di vivere a pieno la natura in tutte le sue sfaccettature. Ma non è solo la natura a rendere la città lombarda meritevole di una visita, come attesta anche il celebre scrittore Stendhal che ne rimase affascinato. E' vero che grazie ai numerosi giardini voluti dalle antiche famiglie nobili, il capoluogo di provincia si è meritato nel tempo l’appellativo di Città giardino, con la presenza di parchi pubblici di ogni dimensione, attrezzati per giochi, picnic e percorsi alla scoperta della botanica e degli alberi monumentali. Anche il piccolo e grazioso centro storico, che appare molto elegante ed è in buona parte pedonale, è perfetto per una piacevole passeggiata in ogni momento della giornata. Le maggiori attrazioni da visitare sono tutte molto vicine le une alle altre, quindi si può prendere tutto il tempo che si vuole anche programmando diverse soste gastronomiche tra le numerose pasticcerie e i ristoranti prima di lasciarsi sorprendere dagli angoli suggestivi delle belle piazze, dei palazzi dove ricercare i dettagli più particolari e dalle vie porticate che immettono nei cortili dai soffitti affrescati. Varese e la sua provincia trovano nei formaggi, salumi, vino, miele, pesci di lago e selvaggina alcune delle eccellenze tipiche tutte da gustare.



La Basilica di San Vittore è il luogo di culto maggiore della città. E’ intitolata al Santo Patrono di Varese, che si festeggia l’8 maggio. L’edificio si presenta con la facciata in stile neoclassico mentre l’interno, molto d’impatto e ricco, è decisamente barocco e sorprende per le sue volte affrescate. L'attuale edificio fu costruito nel XVI secolo, ma la struttura primitiva risale probabilmente al V secolo. L’imponente portale centrale è inquadrato da colonne doriche che reggono un arco a tutto sesto, dove si trovano due statue di angeli, mentre i portoni laterali sono costituiti da colonne collegate da un architrave. Barocco, ma con influssi manieristi, è anche il cosiddetto Bernascone, il campanile a fianco della basilica che, coi suoi 75 metri d’altezza, di sicuro non passa inosservato. Si tratta della torre campanaria per eccellenza a Varese, punto di riferimento per varesini e turisti. Ultimato nel 1773 dopo che i primi lavori di costruzione iniziarono nel 1617, appare con la sommità a cipolla, alla quale si arriva dopo aver salito 230 scalini ed un ulteriore scala a chiocciola che porta alla terrazza sotto alla guglia: da qui il punto di osservazione è sbalorditivo. Il monumento più antico di Varese è il Battistero di San Giovanni, che sorge all’ombra del campanile, al cui interno si possono ammirare interessanti cicli di affreschi. Sempre in Piazza San Vittore si trova anche l’Arco Mera, che collega la piazza con quella del Podestà, aprendosi lungo i portici dell’elegante corso Matteotti, la via principale del centro. L’arco, realizzato nel 1850, in passato era inteso come un limbo immaginario tra il centro religioso e quello civile.



Una chicca tutta da scoprire poco distante dalla Basilica è collocata in Via Albuzzi, ma bisogna alzare un po’ lo sguardo per notarla: è infatti la finestra in cotto di Casa Perabò, alto esempio di gotico lombardo della seconda metà del XV secolo: dopo le foto di rito immancabile è la sbirciata all’interno del cortile per ammirare il bel soffitto affrescato. Cosi come non bisogna lasciarsi sfuggire il cortile del Broletto, piccolo gioiello a cui si accede sia da Via Veratti che da Piazza del Podestà. Appartiene a Palazzo Biumi, dall’omonima famiglia della più antica nobiltà varesina, e la sua facciata mantiene ancora oggi i balconi originali in ferro battuto e il balcone con le teste leonine intagliate nella pietra. Il Broletto conserva ancora le tracce di tondi affrescati che raffigurano uomini illustri. Altro dettaglio da non lasciarsi sfuggire si trova a due passi dal bel cortile ed è la Sala Veratti, acquisita dal Comune di Varese nel 1986 dall'omonima famiglia. In seguito al restauro del 1992 è sede di mostre ed esposizioni dei Musei Civici. La sala appartiene ad un corpus di antiche origini ed è infatti il refettorio dell'ex convento di Sant'Antonino la cui storia inizia nella metà del 1500: finemente affrescata, conserva opere dei fratelli Baroffio e dell’artista varesino Pietro Antonio Magatti.

Discorso a parte meritano il Palazzo Estense con i suoi magnifici giardini, grazie ai quali Varese venne definita come la Piccola Versailles di Milano. Costruito tra il 1766 e il 1771 da Giuseppe Bianchi, come ampliamento di un palazzo precedente, fu residenza di Francesco III d’Este. Il giardino, costruito in concomitanza con il palazzo, è in stile italiano, con elementi di ispirazione francese. Di rilievo è l'ampio cortile d'onore, dal quale diparte un parterre caratterizzato da un largo viale affiancato da vialetti ortogonali e aiuole dalle forme geometriche e simmetriche, e la fontana con il suo vivace zampillo. La collina del Belvedere offre una bella vista sul palazzo e sui giardini oltre che su parte della città. Il palazzo presenta due ali laterali che conferiscono all'edificio una pianta ad U, tipica delle ville settecentesche del territorio. L’interno è caratterizzato da importanti sale come il Salone d’Onore, o Salone Estense, oggi sede del Consiglio Comunale, ricco di elementi di pregio come gli affreschi illusionistici di Lodovico Bosellini e il grande medaglione centrale dipinto da Giovan Battista Ronchelli. Salendo al piano nobile, lungo lo scalone d'onore, si trovano quattro nicchie con copie di busti femminili del Settecento e putti reggi-lampada in stucco. Nella Sala da Ballo il duca intratteneva gli ospiti in un’atmosfera più riservata e si deliziava in compagnia della famiglia con concerti privati, mentre oggi vi si possono celebrare matrimoni civili. Contiguo ai giardini estensi c’è il Parco di Villa Mirabello che sembra fare un corpo unico di meraviglie verdi. Villa Mirabello, in stile Tudor, si trova in cima al colle omonimo ed ospita il Museo Civico Archeologico con una sezione preistorica ed una romana. Ad affacciarsi su  affaccia sulla città di Varese dal colle di Diurno Superiore c’è Villa Menafoglio Litta Panza, che custodisce una collezione d’arte tra le più alte testimonianze culturali della seconda metà del Novecento. Andiamo a scoprirne di più



Ciò che però è l’attrazione principale di Varese e di tutta la provincia è il Sacro Monte, ad 800 metri, che si raggiunge percorrendo la Via Sacra, un itinerario devozione lungo il quale si incontrano 14 cappelle dedicate ai Misteri del Rosario. Il largo vialone acciottolato culmina nel grazioso borgo medievale di Santa Maria del Monte dove si trova l’omonimo santuario. Ecco cosa sapere sui Sacri Monti Patrimonio Unesco



In provincia di Varese andiamo a scoprire un altro museo particolare, oppure una tradizione artigianale molto radicata, quella delle pipe
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