Viaggi e vacanze all'insegna
dello spirito e della religione marciano a pieni giri. In Italia il settore
cresce di oltre il 20% quest'anno e genera annualmente un giro d'affari intorno
ai 5 miliardi di euro, muove oltre 40 milioni di persone e fa registrare 19
milioni di pernottamenti, secondo una indagine Trademark. E la Chiesa cattolica
svolge un ruolo chiave, con il 70% dei beni culturali esistenti, 30mila edifici
religiosi di valore artistico, 700 musei diocesani e 2.200 tra santuari,
monasteri e conventi che in gran parte offrono ospitalità.
Circa 250mila posti letto gestiti da enti religiosi, che contano circa 4mila
realtà ricettive considerando anche case, hotel e centri di accoglienza. Sono
un centinaio i monasteri-alberghi entrati nei network Condé-Nast, Relais &
Chateaux o Leading hotels of the world.
Gli istituti religiosi di accoglienza entreranno anche nel portale nazionale
del turismo (www.Italia.it) promosso dal Governo, che ha stanziato 10 milioni
di euro per la valorizzazione degli itinerari storico-religiosi. Il rilancio
della Via Francigena - la strada che nel medioevo collegava Roma a Canterbury,
in Inghilterra - costituisce il punto di riferimento.
Gerardo Napolitano, responsabile accoglienza del Gruppo Re (società di
consulenza immobiliare per la Chiesa) spiega che «dal Giubileo del 2000 è
aumentata fortemente la ricettività nelle strutture religiose». Il Gruppo Re
conferma che sono diversi i progetti in corso, «molti palazzi e immobili poco
usati sono oggetto di interesse da parte di società alberghiere, ma
l'alienazione o il cambio d'uso non sempre sono semplici e per adesso continua
a esserci un buon presidio del mondo religioso».
La maggiore destinazione religiosa in Italia è Roma, seguita da San Giovanni
Rotondo, Assisi, Loreto e Pompei, mentre all'estero le mete più battute sono la
Terra Santa, in recupero, Lourdes (Francia), Fatima (Portogallo), Santiago de
Compostela (Spagna), Czestochowa (Polonia) e Medjugorie (Bosnia-Erzegovina).
L'Opera Romana Pellegrinaggi (il colosso vaticano del settore, con oltre 2.500
agenzie convenzionate e un sito multilingue) ha deciso di sbarcare nel mercato
statunitense e canadese con il progetto «Christian World Tours», facendo di
Roma l'hub internazionale del turismo religioso, dal quale dovranno partire i
percorsi per Gerusalemme, Santiago de Compostela, Lourdes.
«Il 2007 sarà l'anno di prova per il progetto - dice Padre Cesare Atuire, a.d.
del l'Orp - che sarà esteso anche all'America Latina, nel 2008, e all'Oriente
nel 2009: in particolare a Cina, India e Filippine, la quarta nazione cattolica
al mondo».
La scommessa è sottrarre la gestione di questi tipologia di turisti ai grandi
tour operator internazionali, che organizzano itinerari religiosi continentali,
considerando l'Italia solamente come una tra le tante offerte europee. Secondo
l'Orp (www.orpnet.org e www.josp.it), «bisogna valorizzare il territorio e non
solo le grandi città» e per questo motivo sono stati sviluppati diversi
percorsi lungo la penisola, come le tre nuove vie francigene divise tra Nord e
Sud Italia. Al Nord si segnalano il Cammino di Sigerico, che collega Milano con
la città dei papi passando dall'Emilia e dalla Toscana, e la via dell'Est, che
da Venezia attraversa la Romagna e l'Umbria. Nel Mezzogiorno è nato invece
l'itinerario del Sud, che collega Roma con la Campania e la Puglia, fino a
Otranto. Progetti che seguono il modello del fortunato Cammino di Santiago in
Spagna, con 200mila viaggiatori all'anno.
Si stanno diffondendo anche proposte di tipo misto, come quelle che arrivano
dal mondo salesiano, cui fanno capo migliaia di oratori e strutture educative
in giro per il mondo. È sempre più possibile per i giovani viaggiare in Europa
(Eire in particolare) o negli Stati Uniti per frequentare corsi di lingua
inglese presso strutture collegate al mondo di Don Bosco.
Oltre 2.400 le mete di attrazione
Articolo tratto da Il Sole 24 ORE del 23-06-2007