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Sogno alle Maldive

Huvafen Fushi. Il sogno alle Maldive

In lingua maldiviana significa "isola da sogno", ma da luglio 2004 Huvafen Fushi sarà anche il nome di una nuova realtà del turismo mondiale. Un atollo-beauty farm di lusso nell'arcipelago delle Maldive, con 44 bungalows, mare cristallino, sabbia bianchissima e la prima Spa sottomarina al mondo.

Maldive
©Maldive Tourism Promotion Board
“Isola da sogno”, così in lingua Dhiveni viene evocata la bellezza delle Maldive, l’arcipelago dell’Oceano Indiano che di isole ne conta ben 2000 delle quali circa 80 adibite a villaggi turistici. Tutte le strutture disseminate nei vari atolli contribuiscono a mantenere intatto il prezioso patrimonio naturale di questo angolo asiatico di cui la limpidezza delle acque, la vegetazione lussureggiante e le spiagge di sabbia bianca e finissima sono leggendarie. Dalle isole si può salpare a bordo di un “dhoni”, imbarcazione tipica locale, alla scoperta dei fondali sorprendenti con un rigoglio di vita che ha pochi pari in tutti i mari, alla volta di isole deserte sperdute nell’immensità dell’oceano o di villaggi di pescatori. L’unica vera città dell’arcipelago ne è anche la capitale, Malé che si trova sull’omonima isola, un labirinto di vicoli costellato di moschee e mercati. “Isola da sogno” è anche il nome di una nuova realtà del turismo mondiale, Huvafen Fushi. Gli ingredienti base sono quelli offerti dalla natura eccelsa del luogo, dal cibo alla vegetazione, all’atmosfera. La novità più spettacolare è la Spa, un paradiso olistico dove regna l’acqua, diviso tra due eccezionali sale sottomarine e sei aree per trattamenti livello terra. Le immersioni nella piscina salata naturale “Lonu Veyo”, la prima di questo tipo alle Maldive, lo scuba diving, gli sport d’acqua, le battute di pesca al tramonto sui tradizionale dhoni sono alcune tra le altre attività sportive praticabili a Huvafen Fushi. Un’isola da sogno che si può raggiungere con una spettacolare corsa di 25 minuti a bordo di una nave veloce di lusso dall’aeroporto di Malè, o in volo, sorvolando in elicottero il mare dell’arcipelago per 15 minuti di totale distacco dalla realtà. Il sogno di Huvafen continua nei bungalows, ben 44, tutti dotati di oasi privata con piscina ad acqua corrente, letti oversize (peculiarità dell’isola) e comfort high tech che nulla tolgono all’incantesimo in cui ci si trova. Alcuni padiglioni, posizionati sulla spiaggia o affacciati sulla laguna, sono addirittura a due piani. I più lussuosi, i tre Ocean Pavillions, sono costruiti su palafitte a 100 metri nell’oceano per un totale isolamento dal mondo assicurato dall’accesso ai soli residenti attraverso pontili di legno. La presenza discreta dei Thakuru (maggiordomo in lingua Dhiveni) garantisce il contatto con la realtà locale. A Huvafen Fushi ci sono 3 ristoranti, tutti specializzati in cucina naturale. Il “Celsius” offre piatti alla carta basati sull’utilizzo di prodotti coltivati sul posto e preparati con modalità di cottura locali. Il “Salt”, che si trova a livello dell’acqua in un’ambientazione esotica, propone pesce freschissimo cucinato secondo uno stile che unisce influenze mediterranee, sud est asiatiche e australiane. Il “Raw” combina “spa cuisine” e “raw cuisine” (piatti crudi) proponendo menù studiati con l’utilizzo di verdura fresca e ingredienti dietetici. Per i cocktail c’è l’Umbar, a pochi passi dall’oceano, mentre all’Underground Wine Cellar si possono sorseggiare vini, meticolosamente scovati in tutti gli angoli del mondo dal sommelier dell’isola, e qui è anche possibile cenare.
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