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Itinerario Costa Brava

Costa Brava: da dove iniziare

L'itinerario comincia esattamente nel tratto formato dalla Sierra di la Albera, ultima parte dei Pirenei nel paesaggio catalano, e nella penisola di Cap de Creus, che si addentra nel mare per 10 chilometri.

Catalogna
courtesy of ©Turespaña
Centri marittimi, faraglioni rocciosi, spiagge selvagge, paesaggi straordinari che ispirarono artisti come Dalì, Picasso e Chegal. E ancora acque trasparenti e una serie di scogliere spettacolari contro cui s'infrange con forza il Mediterraneo. Così è la Costa Brava, il tratto litorale più settentrionale della Catalogna, che si estende dall'abitato di Portbou a Blanes, con tutta una serie di rilievi montuosi che si gettano a strapiombo sul mare. Da qui l'aggettivo di "brava" (selvaggia). L'itinerario comincia esattamente nel tratto formato dalla Sierra di la Albera, ultima parte dei Pirenei nel paesaggio catalano, e nella penisola di Cap de Creus, che si addentra nel mare per 10 chilometri. Portbou è il primo abitato spagnolo una volta attraversata la frontiera francese, spostandosi verso sud, si arriva a Colera, paese di antica tradizione peschereccia. Bellissime le spiagge, tra cui quella omonima e la spiaggia di Garvet, separate dal piccolo sprone di Punta Canos. A continuazione si trovano Llançà, con il suo famoso porto turistico, e il borgo marittimo di El Port de la Selva, considerevole esempio di comunione tra mare e montagna, tipico di tutta la Costa Brava. Qui si trova uno dei monumenti più rilevanti dell'arte romanica catalana, il monastero di Sant Pere de Rodes. Vicinissima, la penisola di Cap de Creus; nei dintorni è possibile individuare qualche dolmen. Prossima tappa l'emblematica Cadaqués. In fondo a una baia profonda, come a voler proteggere la sua infinita bellezza, la città fu attrazione fatale per molti intellettuali e artisti. Salvador Dalì la trasformò in un centro artistico di fama internazionale, fissando la sua dimora nella casa di Portligat, a circa un Km di distanza. Il viaggio prosegue attraversando la curvatura del Golfo di Roses che forma una spiaggia interminabile. Alle sue estremità i villaggi di Roses, con i suoi interessanti ruderi della colonia greca di Rhode, ed Empùries. Di ritorno dalla costa non rimarrà indifferente il panorama offerto da Empuriabrava e la sua lussuosa urbanizzazione a testimonianza del paesaggio estremamente vario che contraddistingue la costa. Al termine del golfo di Roses sorge l'Escala, porta d'acceso ai ruderi della colonia greca di Empùries: il ritrovamento archeologico più visitato della regione. Si consiglia di comprare le acciughe, specialità gastronomica della città. Imboccando la strada che conduce a Torroella de Montgrì (con impedibile sosta al belvedere di un castello del XIII secolo) si sbuca al paesino marittimo di L'Estartit da cui è d'obbligo realizzare un'escursione alle isole Medes, un piccolo arcipelago antico rifugio di pirati e contrabbandieri. A poco più di un migliaio dalla costa, i sette isolotti dell'arcipelago costituiscono una "riserva naturale", grazie alla ricchezza delle acque in cui vive una varietà incredibile di specie. Il viaggio a bordo di un'imbarcazione dal fondo trasparente permetterà di ammirare tutta la ricchezza biologica di queste acque. E siamo solo a metà del viaggio.
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