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Piemonte: il granito bianco di Montorfano

Alla scoperta del mestiere del "picasass", un’antica arte che continua a vivere nei laboratori di taglio e lavorazione della pietra nel territorio mergozzese di  Verbano Cusio Ossola

Centro cittadino Mergozzo
Courtesy of©Mergozzo-0028 di Mbdortmund/ Wikimedia Commons
Centro cittadino Mergozzo
In prossimità del Lago Maggiore, verso la Val Ossola sorge Mergozzo, là dove, percorrendo il lago che prende il nome dal paese, si trova una bellissima cava di granito bianco scavate sui pendii ed i fianchi della montagna, il Montorfano che, da secoli, rappresenta un'importante risorsa economica del Verbano Cusio Ossola in quanto è stata di fondamentale supporto per la costruzione di innumerevoli edifici che ancora oggi si possono ammirare per le vie e le piazze del paese tra edifici pubblici e privati e non solo, l’interno territorio nazionale risplende grazie a questa materia duratura, bella e luminosa.

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LA TRADIZIONE Preziose testimonianze relative all’utilizzo del granito si hanno grazie a una lettera di Galeazzo Maria Sforza risalente al 1473 la quale decretava che agli abitanti di Mergozzo, Albo e Bracchio già nel XV secolo potevano estrarre pietre “dai monti e dai colli situati nella giurisdizione di quei luoghi in cui abitano e per proprio uso e soltanto per le loro case e per le loro necessità; ma non che abbiano facoltà di vendere alcunché degli stessi marmi e pietre o farne alcun commercio”; fu invece a partire dal 1604 che si hanno invece notizie della prima cava gestita a scopo commerciale, un cambiamento importante che aprì la strada a un’attività che divenne il fondamento dell'economia mergozzese là dove il massimo dell’attività estrattiva venne raggiunto nel XIX secolo impegnando intere generazioni di scalpellini la cui arte, abilità e gusto, hanno fatto la fama di Montorfano portando il suo nome in giro per il mondo. Date le sue caratteristiche tecniche e l’aspetto esteriore, il granito Bianco di Montorfano è stato impiegato per la costruzione di celebri monumenti tanto da essere protagonista nel 1506 vennero realizzate le 12 colonne del porticato del Lazzaretto a Milano  mentre al 1830 risale la costruzione delle 82 colonne per il porticato della Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma così come la chiesa romanica di San Giovanni Battista, una delle chiese romaniche meglio conservate della zona.

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LE CARATTERISTICHE Il granito è una roccia formatasi circa 280 milioni di anni fa di colore bianco –grigiastro per la presenza di quarzo e feldspato mentre, le punteggiature nere, derivano da una varietà di mica ovvero quel gruppo di minerali tipico delle rocce di origine vulcanica in grado di conferire quelle macchie dato dai cristalli che contiene. Questo materiale, oltre a spiccare per eleganza, si presenta molto resistente alla compressione e agli agenti atmosferici motivo per cui è indicato non solo per gli interni ma anche per gli esterni per la realizzazione di pavimentazioni stradali, fontane, panchine e fioriere, nella costruzione di edifici così come per l’arredo urbano. Il granito bianco di Mergozzo nel 2011 è entrato anche nel Guinness World Record grazie all’artista Giuseppe Lusetti che, nel 1997, dopo ben 8 lunghi e intensi mesi di lavoro, ha ricavato da un unico blocco di pietra una catena composta da 239 anelli lunga quasi 30 metri e pesante 400 kg, opera che tutti possono ammirare con i propri occhi presso l’atelier dell’artista in quel di via Roma a Mergozzo.

IL TERRITORIO Visitare il territorio significa fare rotta in quel di Mergozzo dove si trovano il Museo Archeologico al cui interno sono custodite testimonianze archeologiche di importanti siti della zona là dove tutti sono invitati a  fare un salto nel tempo per scoprire le più antiche civiltà che abitarono nella Val d'Ossola e l’Ecomuseo di Montorfano, tappe cruciale per quel che concerne la lavorazione e l'estrazione della pietra granitica.

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INDIRIZZI Attualmente nel territorio mergozzese il mestiere dello scalpellino detto in dialetto "picasass" è ancora diffuso ed è tenuto in vita da numerosi laboratori di taglio e lavorazione della pietra sul territorio come la Piralla Graniti, attività nata nel 1954 dalla passione dei fratelli Gianpietro e Riccardo che, oggi come ieri, avvalendosi di moderne tecnologie e del sapere antico tramandato dalla famiglia, producono elementi architettonici e di arredo così come decorazioni di prestigiosi siti in Italia e nel mondo. Pochi anni dopo, nel 1962 nasce invece l’azienda artigiana condotta da Daniele Scur i cui materiali sono impiegati per la realizzazione di colonne, soglie e davanzali, mensole e balconi, contorni finestre e portali, pedate di scale, fontane e fioriere, paracarri, sfere e vasi, balaustrate. Attiva da più di 70 anni l’Arioli Graniti, realtà speciliazzata nella lavorazione di granito, con particolare predilezione per quello lombardo e piemontese con cui sono stai costruiti la maggior parte degli edifici nelle relative regioni.

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