Le valli della lana altoatesina

L’amore per la montagna permette di coronare il sogno di immergersi in una dimensione pura, dove volgere lo sguardo ad un mondo incontaminato là dove, così come l’ambiente si presenta intatto, anche antichi mestieri e tradizioni sembrano non volere uscire di scena ed entrare del dimenticatoio. Sono tante le realtà dell’Alto Adige dove abili maestri artigiani portano avanti il loro mestiere, tramandato di generazione in generazione, quale la lavorazione della lana di pecora, tipica di realtà come la Val Sarentino o ancora la Val di Funes.

LA TRADIZIONE Nelle valli dell’Alto Adige l'allevamento delle pecore ha origini antichissime, sono passati circa quattromila anni da quando le prime pecore si muovevano dalla valle per raggiungere le malghe una volta terminata la rigida stagione delle nevi. Le pecore sono parte integrante del paesaggio e, grazie alla natura incontaminata, regalano una lana particolarmente pregiata. Era soprattutto nelle lunghe giornate invernali che, lontano dalla terra, il tempo scorreva lento e vedeva, soprattutto le donne, impegnate in attività come lla tessitura, il ricamo o ancora la lavorazione a maglia, mestieri che sono rimasti una costante in queste dimensioni che vivono lontano dal turismo di massa.

LE CARATTERISTICHE Ogni anno sono due i periodi ideali in cui procedere alla tosatura: la primavera e l’autunno, stagioni in cui il contadino, per mezzo di tosatrice o delle forbici, raccoglie la lana che viene lavata, delicatamente e senza mai strofinare, con acqua pura al fine di conservare la lanolina e, solo in via eccezionale, si ricorre all’utilizzo di sapone neutro. Una volta asciugatasi al sole e districata affinché risulti soffice, è possibile passare allo step successivo, ovvero la cardatura, tecnica di lavorazione che permette di pettinare e districare i vari fiocchi, privandoli della presenza di ogni impurità prima di passare al processo di filatura, tessitura e follatura al fine di realizzare il prodotto finale, quali tappeti, coperte, copri materassi etc. che, al fine di risultare così morbidi come si rivelano al tatto, vengono garzati. I colori sono variegati ma nulla è legato alla presenza di coloranti bensì le differenti tonalità sono il frutto della combinazione di lane provenienti da pecore diverse: si distinguono sul territorio alpino specie dal manto ora marrone chiaro o scuro oppure nero o bianco.

IL TERRITORIO Per un salto indietro nel tempo che riporta a vivere e vedere con i propri occhi quali erano i modi di vivere dei contadini, lontano dalla tecnologia e del mondo industriale, vale la pena fare visita al Museo degli usi e costumi di Foiana, in Via dei Bagni 2 là dove, in un pittoresco edificio, si percorre un viaggio nel tempo che conduce nel XVIII. Oltre ad utensili da cucina e macchine per fare la pasta, una sezione di questo polo culturale è dedicata agli strumenti dell’artigianato artistico dedicati alla filatura e la tessitura, come telai e arcolai. I grandi amanti della lana possono tenere a mente che, oltre a tenere caldi, questo materiale è in grado di coccolare la pelle sfruttando le sue proprietà curative: proprio così, presso le Terme di Merano è infatti possibile sperimentare i bagni alla lana di pecora della val d’Ultimo che, attraverso il calore sprigionato, concede un piacevole momento di relax al naturale in grado di rafforzare il sistema immunitario ed agire contro disturbi reumatici o infiammazioni articolari.

INDIRIZZI Per acquistare prodotti di ottima fattura si può fare visita all’azienda artigianale Naturwoll dove, in quel della Val di Funes, in Valentin Niederwolfsgruber, in vendita prodotti naturali dell'Alto Adige come trapunte, sapone con il latte di pecora, detersivo naturale per lana, guanti, pantofole e una linea speciale per i bambini. Interessante anche il negozio dell’Handweberei Unterweger in quel di Sarentino, specializzato in tappeti di lana ma offre anche la possibilità di acquistare trapunte di lana, cuscini, coperte, tappeti, pelli, maglioni, calze etc. con tanto di consigli relativi alla cura di questi capi.

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