La Laguna di Marano è un'area di una straordinaria bellezza paesaggistica tra l'ultima punta del litorale di Lignano Sabbiadoro e la Laguna di Grado. Ospita una fauna e una flora unica e di grande valore naturalistico ed è caratterizzata da una vegetazione palustre e dai tipici "casoni", le costruzioni temporanee dei pescatori fatte di canna e legno che la rendono uno dei luoghi più interessanti dell'Alto Adriatico.
Per andare alla scoperta di un micromondo affascinante non c'è solo la barca, ma ci si può cimentare anche con escursioni in canoa, che permettono incontri ben più ravvicinati con la realtà faunistica locale. La Riserva Naturale Valle di Canal Novo, di Marano Lagunare, è il paradiso di oche e anatre, uno dei pochi posti in Italia dove le oche selvatiche nidificano alle porte della città. La Riserva delle Foci dello Stella, 1.300 ettari di delta protetto raggiungibili solo dal mare, conserva uno degli ultimi tratti di canneto naturale della laguna veneta, mentre la Riserva dell'Isola della Cona, con la sua vetrata del Centro Visite inclinata in modo tale da rendere invisibile l'interno permettendo di godere in tutta comodità della straordinaria avifauna, ospita oltre 300 specie di uccelli che spaziano dalle oche egiziane alle cicogne, dai cavalieri d'Italia ai mestoloni, dai chiurli, simbolo del Parco, ai martin pescatori.
Con due proposte di itinerario in kayak si possono visitare le tre aree protette: alla Riserva Valle di Canal Novo e all'Isola della Cona la cosa migliore è fermarsi dietro uno dei capanni attrezzati, mentre le Foci dello Stella e dell'Isonzo sono mondi d'acqua, ideali da esplorare in canoa, se non si vuole partecipare ad una delle gite in barca organizzate dalle due riserve.
Per chi effettua il primo percorso deve sbarcare il kayak a Marano Lagunare, sulla spiaggetta in fondo al paese. Entrati in acqua si pagaia lungo il canale di piloni rossi e verdi per tutta la sua lunghezza e si supera il primo casone, ben visibile sulla punta di un promontorio, fino ad arrivare dal lato opposto della piccola baia, dove si deve puntare al passaggio tra due casoni vicini e proseguire fino all'ingresso al Fiume Stella. Si può risalire il corso del fiume per circa mezz'ora senza troppa difficoltà, arrivando all'incrocio dei canali con le indicazioni gialle per Lignano.
Il secondo itinerario alla scoperta delle foci dell'Isonzo parte dal parcheggio Isola della Cona: si può entrare in acqua sulla strada che conduce alla Riserva Isola della Cona, per scendere verso la foce spinti anche dalla corrente, su acqua limpida e fredda ma tranquilla, per proseguire a sinistra su un canale con cemento bianco che permette di ammirare l'Isola dei Gabbiani, dove è vietato lo sbarco essendo riserva integrale. Il lato a destra è invece la parte finale dell'Oasi della Cona. Costeggiando le isole di canneto si entra nella laguna, dove seguendo la costa a sinistra si può continuare a pagaiare fino a che l'altezza della marea lo permette.
E dopo le fatiche in canoa non c'è niente di meglio di una pausa ristoratrice: ecco allora che la Trattoria Barcaneta (Piazza Marii 7; tel: 0431/ 67410) è il rifugio per chi ama la buona tavola, dove viene proposta una cucina sana e di stagione con piatti a base di pesce freschissimo.
Informazioni utili
Riserva Naturale Valle Canal Novo - Foci dello Stella
Via delle Valli 2, Marano Lagunare
Tel: 0431/67551
www.parks.it/riserva.valle.canal.novo
Riserva Naturale Isola della Cona - Foci dell'Isonzo
Tel: 0472/ 997220
www.riservafoceisonzo.it