Una tazza fumante di cioccolato caldo. Chi sa resistere alla
tentazione, soprattutto d'inverno. Oppure praline e tavolette di
fondente e al latte provenienti dalle piantagioni più pregiate di cacao
di mezzo mondo. Dal Friuli alla Sicilia ecco i cinque posti da non perdere con i maestri cioccolatieri più premiati e i gusti imperdibili.
Al centro di Pordenone, sotto il portico del centrale Corso Vittorio Emanuele la cioccolateria Peratoner è l'ideale per rifugiarsi nei pomeriggi invernali. Al suo maitre chocolatier Giuseppe Faggiotto si è ispirata Joanne Harris, l'autrice del libro Chocolat, poi diventato film di successo con Johnny Depp e Juliette Binoche,
che ha trascorso qui alcune settimane per seguire il suo lavoro. La
sua cioccolata calda fondente è una esperienza dei sensi, soprattutto se
servita tra i tavoli del caffè ottocentesco. Accanto, l'antica
confetteria offre praline e tavolette per tutti i gusti, ma soprattutto
splendide sculture su richiesta che si possono realizzare in tutte le
forme: da forme classiche a regali speciali per gli amici.
Il Piemonte è il regno del cioccolato gianduia. Trai suoi interpreti migliori la pasticceria Guido Gobino su via Lagrange, a Torino è un indirizzo da non perdere. Artigiani, maestri dell'arte del
gianduia e della tradizione piemontese offrono in confezioni gioiello
tutto il meglio del fondente, degli aromi, dei dolci a base di cacao. Ma
da Gobino il cioccolato viene assaggiato anche con gli abbinamenti
giusti e si organizzano degustazioni con caffè e liquori. Da non perdere
il classico bicerin torinese, da gustare anche negli spazi esterni
insieme agli aperitivi dolci.
Nel borgo di Agliana, a pochi chilometri da Pistoia, si trova il noto laboratorio di Roberto Catinari,
guida della nuova generazione di maître chocolatier toscani e italiani.
La zona di Pistoia è diventata negli ultimi anni terra di grande
cioccolato, grazie al lavoro attento di un gruppo di artigiani e
artisti. Catinari ne è il capofila, grazie all'estrema qualità delle
materie prime. Tra le lavorazioni di Catinari il pregiato criollo di São
Tomé, cacao all'80% e ben 130 tipi di praline. Nella produzione anche
tavolette, cremini, marzapane, schiacciate e tortine. Nel laboratorio è
possibile prendere parte a degustazioni e incontri sull'arte del
cioccolato.
Nel cuore del Salento, a Maglie, dal 1875, questa azienda rappresenta la tradizione pasticcera e cioccolatiera pugliese. L'azienda della famiglia Maglio,
ormai nota nel mondo, resta legata alla tradizione della sua terra da
cui attinge per prodotti che hanno raggiunto anche Buckingam Palace. Non
solo cioccolato ma anche la famosa torta Setteveli, quella di
marzapane, le praline a base di liquori, di mandorle, di fichi e
cioccolato fondente extra dark. Si sperimenta sugli abbinamenti per
creare un mix di gusti mediterranei con il cacao di tutto il mondo, come
la premiata tavoletta Papuasia.
Si definisce la più antica di Sicilia. Certamente la sua sede a Modica è sinonimo di grande cioccolato nel mondo. L'Antica Dolceria Bonajuto è
nata alla fine dell'800 quando Francesco Bonajuto, seguendo le orme del
padre, aprì la sua piccola bottega dolciaria immersa nel meraviglioso
barocco della cittadina siciliana. Da quella bottega iniziarono a uscire
squisitezze d'origine araba e spagnola frutto di una tradizione
secolare. E così, tra praline e tavolette, si possono trovare anche
cedrata e aranciata, i tipici biscotti 'mpanatigghi e i nucatoli ma
soprattutto il cioccolato alla vaniglia e alla cannella, diretto
discendente della Xocòatl azteca di origine meso-americana.
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