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Monastero di Cairate fantasma Manigunda

Cairate, dove vive il fantasma di Manigunda

Una principessa longobarda fondò il monastero nel varesotto dove ancora oggi si aggira il suo spirito

Casa stregata
istockphotos
Fantasma
Cairate è un piccolo comune della provincia di Varese, un centro abitato fondato dai Longobardi nel Basso Medioevo. Dapprima fortezza militare, poi borgo sempre più importante dal punto di vista politico ed economico, fece parte del Ducato di Milano in epoca rinascimentale, diventando poi dominio spagnolo e successivamente cadendo sotto l'influenza dell’Impero Austriaco, poi Napoleonico. Quindi Regno lombardo-veneto, e conquista piemontese nel Risorgimento. Insomma, un susseguirsi di vicende storiche ha caratterizzato queste zone dal passato ad oggi, vicende che hanno attraversato i secoli. Eppure, da allora, una presenza costante c’è stata: una fisica, ovvero il Monastero di Santa Maria Assunta, giunto dal 700 ad oggi, e una ‘eterea’, ovvero il fantasma della badessa che lo abitò sin dalla sua fondazione.
 
Il Monastero di Cairate è un luogo prezioso dal punto di vista storico, artistico ed architettonico, che fa parte del circuito I Longobardi in Italia sotto tutela dell’Unesco. Oggi sconsacrato, ma ben restaurato e cornice di mostre, eventi culturali, oltre che esposizione permanente di quella che fu l’arte longobarda e la storia locale. Sorto sui resti di quella che in età romana era una villa rustica (i cui resti sono stati rinvenuti sotto le stanze monastiche, mentre l’antico granaio è emerso dagli scavi sotto la chiesa del complesso) e successivamente una necropoli, il monastero fu fondato da una principessa longobarda, Manigunda, che ne divenne badessa. Ancora oggi, il suo spirito si aggira nel complesso monastico.

Gravemente malata, la giovane principessa ricevette la profezia secondo cui sarebbe guarita abbeverandosi ad una fonte miracolosa nella vicina Bergoro. Manigunda promise in cambio di prendere i voti, e quando guarì si fece monaca. Fondando il Monastero di Cairate nell’anno 737. In una cripta che si trova al di sotto di una piccola chiesa funeraria nel complesso monastico è stato ritrovato un sarcofago contenente i resti di una donna, sontuosamente vestita. Sarebbe il sarcofago di Manigunda, qui sepolta. La principessa longobarda sembra però non voler lasciare il monastero, non solo con il corpo ma nemmeno con lo spirito: da secoli, c’è chi giura di vederla aggirarsi tra le stanze e i corridoi del complesso. Di sentire voci e lamenti. Di testimoniare ad inspiegabili movimenti di porte e finestre. Qualche anno fa, un operaio impegnato nei lavori di restauro del Monastero giura di aver fotografato il fantasma di Manigunda. 
 
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