Nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia è presente anche un comune in provincia di Arezzo dal nome piuttosto particolare: Loro Ciuffenna. Il borgo medievale ospita il mulino ad acqua più vecchio della Toscana e, a meno di due chilometri dal centro del paese, si trova anche uno degli esempi più interessanti di architettura romanica in Toscana, una chiesa che risale all’anno mille. Si stratta della pieve romanica di Gropina, che fa parte del minuscolo borgo omonimo. Risulta essere la più antica pieve romanica del Valdarno ed è intitolata a San Pietro. Si presenta con una facciata in grandi bozze di pietra, con due monofore che corrispondono alle navate laterali e una bifora che sovrasta la porta d’ingresso.
Si può notare sull’architrave della porta la data 1422, probabilmente riferibile ad uno degli interventi di restauro, e lo stemma di Leone X che porta la data 1522. Appena entrati si viene accolti da due file di colonne che dividono le navate e che sorreggono le classiche sette volte, un particolare comune a quasi tutte le pievi di questo periodo in quanto numero biblico. Il numero sette è considerato sacro perchè è il simbolo di Dio attraverso il quale si proclama la sua perfezione e completezza: indica il settimo giorno dove si riposò, ovvero il sabato, dopo i sei giorni della creazione. Le tre navate interne sono divise con capitelli particolari: nelle colonne di sinistra raccontano episodi tratti dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, nelle colonne di destra le figure richiamano l'arte precristiana, etrusca ed orientale, mentre la navata centrale è coperta da un tetto a capanna sorretto da capriate di legno. L'abside della chiesa è semicircolare, con doppio ordine di colonnine.
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Il pulpito circolare è appoggiato ad una colonna della navata destra e risale all’'VIII secolo: si presenta riccamente decorato, sorretto da due colonne annodate, ed è ricco di simbologie che lo fanno sembrare come un vero e proprio libro aperto sulla storia della Pieve. Nella cripta, non sempre aperta e la cui visita deve essere necessariamente con una guida, sono ancora visibili i tratti delle due antiche chiese che precedevano l’attuale, ovvero quella risalente al V-VI secolo ed una seconda, a due navate, del VIII-IX secolo di origine longobarda, a cui si accede tramite una scala che si trova nella navata destra della chiesa. Sembra che il nome di Gropina derivi dall’etrusco “Krupina”, che si può tradurre come abitato, paese. Infatti questi luoghi sono stati abitati a lungo dagli Etruschi. C’è anche una leggenda popolare che colloca proprio da queste parti un tempio pagano dedicato alle dea della caccia Diana.