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Nimes la Romana

48 ORE - E' una delle città dove si sono conservate meglio le antiche vestigia romane

Pont du Gard<br>
©Thinkstock 
Nimes, Pont du Gard
Chi è abituato a svegliarsi di buon ora sa che Nimes, comune francese che si trova nel dipartimento del Gard nella regione della Linguadoca-Rossiglione, si vivacizza già di prima mattina grazie ai Mercati generali, che espongono i migliori prodotti regionali: vale la pena organizzare una visita nel turbinio di rumori, profumi e colori per entrare subito nel vivo della vita cittadina.

Si può proseguire poi con gli altri monumenti simbolo: la Maison Carrée, un tempio romano innalzato su un podio il cui tetto è sorretto da alte colonne, è il meglio conservato tra tutti i templi romani; la Tour Magne, costruita prima dell’occupazione romana, è una torre poligonale di 34 metri diventata parte integrante delle mura di cinta di 16 chilometri costruite dai Romani, dalla cui cime si ha una bella visuale della città; la Porte Auguste e la Porte de France sono altre presenze solenni dell’antica cinta muraria.

Volendo fare una sosta gastronomica in centro Le Passage de Virginia (rue Fresque)  propone cucina tradizionale in un ambiente da tipico e vivace bistrot. Il pomeriggio si continua con i Giardini della Fontana, che ospitano al loro interno il Tempio di Diana e con il castellum divisorium, punto di arrivo dell’Acquedotto Romano di cui la testimonianza più affascinante rimane il Pont du Gard. Per concludere il tuffo nella romanità ecco che, al calar della sera, si possono ammirare i raggi del sole che accarezzano il monumento romano più famoso di Nimes, l’arena. L’antico anfiteatro poteva accogliere fino a 24 mila persone ed è molto ben conservato: nei secoli è stato anche fortezza, bottega, teatro e infine arena e palcoscenico di grandi eventi come concerti.

E’ qui che ogni anno, dal 1952, si svolgono le celebri Feria, in occasione del fine settimana di Pentecoste: si tratta di una delle fiere più importanti di tutta la Francia in cui la città dalle ricche vestigia romane assume tonalità spagnole. Non solo le strade sono animate fino a tarda notte con musiche e balli e si sente ovunque il profumo della paella, ma vengono invase anche dai migliori toreri e dei più bei tori provenienti dai più famosi allevatori. L’evento celebra le tradizioni locali con la presenza dei butteri e dei tori della Camargue, e poi si prosegue con bande musicali, animatori per le strade, mostre, grandi concerti gratuiti in un’atmosfera particolarmente intensa che attrae quasi un milione di visitatori. Per chi non ama le corride, la buona notizia è che nella versione camarguese non è prevista l’uccisione del toro; lo scopo è quello di sottrarre all’animale delle piccole coccarde fissate sulla testa e sulle corna mediante una specie di paletta con gancio chiamate crochet.

Nimes non delude neanche gli amanti dell’arte vista l’ampia scelta di musei, a cui ci si può dedicare il giorno successivo: il Carrè d’Art ospita l’arte francese dagli Sessanta ad oggi; il Musee du Vieux Nimes, che trova la sua sede nell’antico palazzo vescovile, espone collezioni della vita della città con manifatture tessili e oggetti domestici; il Museo Archeologico contiene la collezione d’epigrafia latina più importante di Francia. Ci sono poi il Museo di Storia Naturale, il Museo delle Belle Arti e il Musee des Cultures Taurines per rimanere in tema della tradizione tauromachica di Nimes. A pochi passi dall’anfiteatro si trovano diversi alberghi per pernottare, tra cui l’Hotel Brasserie des Arenes (4 boulevard des Arenes: www.brasseriedesarenas.fr), arredato in stile tradizionale con mobilio in legno, che offre anche un ristorante di cucina tipica francese, e l’Hotel Concorde (3 Rue Des Chapeliers; www.hotelconcrode-nimes.com), dotato di camere semplici ma con tutti i comfort.
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