PERCHÉ SE NE PARLA
Che gli antichi celti abitanti degli insediamenti della Germania meridionale amassero festeggiare e banchettare era risaputo. Ma quello che ha sorpreso gli archeologi che hanno deciso di analizzare i resti organici di alcune suppellettili risalenti all’età del Ferro (tra il VII e il V secolo a.C.) è che c’erano tracce di vino mediterraneo. Per meglio dire, tracce di vino prodotto con uve di origine mediterranea. Che ci fossero degli scambi commerciali con i vicini meridionali era noto: tra le suppellettili sono molti i vasi e le ciotole di ceramica di provenienza mediterranea. Ma che si commerciasse già il vino a quell’epoca è una novità. Inoltre, le analisi hanno rivelato che questo vino veniva bevuto da tutta la comunità, non solo dalle élite come supposto fino ad oggi: sono molti infatti i bicchieri, le anfore, le ciotole di uso popolare che ne hanno conservato le tracce.
PERCHÉ ANDARE
La scoperta è stata fatta a Heuneburg, uno dei più importanti siti celtici dell’Europa centrale. Si trattava di una cittadella fortificata, che si trovava poco più a nord dell’arco alpino, su una collina ai cui piedi scorre il Danubio. È possibile che si tratti di quella che Erodoto chiamò Pyrene, città celtica di grandissima importanza, snodo cruciale dei commerci tra le popolazioni mitteleuropee e quelle mediterranee. Oltre alle rovine dell’insediamento tutt’attorno Heuneburg si possono ammirare diversi cimiteri celtici, composti di grandi tombe a tumulo.
DA NON PERDERE
Oltre all’Heuneburgmuseum, museo situato nel fienile ristrutturato di un antico monastero che espone molti dei ritrovamenti risalenti all’epoca celtica, è possibile visitare il museo all’aria aperta che, proprio sul luogo dell’antico insediamento, ricostruisce alcune strutture e una parte delle mura cittadine. Un modo interessante di ‘vedere’ realmente come si viveva in questi luoghi 2500 anni fa.
PERCHÉ NON ANDARE
A meno che non siate già in zona, potrebbe non valere la pena affrontare il viaggio fino a Heuneburg. Dovreste volare fino a Frieidrichshafen – che non è uno scalo particolarmente servito dall’Italia - e poi prendere una macchina. Oppure volare fino a Zurigo, o Stoccarca, o Monaco, per poi guidare circa 3 ore. Insomma, il sito da solo non vale il viaggio, a meno che non siate appassionatissimi di storia celtica.
COSA NON COMPRARE
Il museo all’aperto di Heuneburg ha uno shop, ma dubitiamo che i souvenir in vendita siano particolarmente imperdibili. O economici.