PERCHE' SE NE PARLA
Sono state rinvenute, in un sito archeologico in Etiopia, piccole orme di bambino risalenti a 700mila anni fa. Una scoperta senza precedenti: i siti con impronte umane più antichi di 300mila anni sono solo 3-4 in tutto il mondo. Le impronte possono essere perfettamente datate perché impresse nel tufo vulcanico di 700.000 anni fa. La scoperta è stata fatta nel sito di Gombore II-2, a Melka Kunture. «È stata un’emozione molto intensa - spiega Flavio Altamura, prima firma dell’articolo appena uscito sugli Scientific Reports di Nature - A Gombore II-2 abbiamo quanto possa esistere di più simile ad una “foto di vita preistorica”. Si può quasi dire che qui abbiamo, 700.000 anni fa, "i primi passi di un bambino", mentre il resto del gruppo ed altri piccoli si dedicavano alle attività quotidiane».
PERCHE' ANDARCI
Melka Kunture è un sito paleolitico che si trova nella valle di Awash, a 50 km a sud di Addis Abeba, a 2000 metri di altitudine. Il sito, scoperto da Gerard Dekker nel 1963, è dal 1999 nelle mani del Ministero degli Affari Esteri italiano e dall'Università di Roma "La Sapienza". Il bacino di Awash si estende per circa 3000 kmq ed è delimitato da numerosi vulcani del Pliocene, il più grande dei quali sono il Wachacha e il Furi a nord, il Boti e l'Agoïabi a sud. Finora, in quest’area, sono stati scoperti oltre 70 livelli archeologici e sono state scavate estensioni più o meno ampie di circa 30 di essi.
DA NON PERDERE
Qui c’è anche un museo. Attualmente questo è costituito da quattro strutture, costruite in stile locale, collegate da un piccolo sentiero a due siti archeologici di Acheulean risalenti a circa 800.000 anni fa (il cosiddetto Open Air Museum), a poche centinaia di a pochi metri dai quattro tukul. I quattro edifici sono dedicati rispettivamente alla preistoria africana, alla geologia e vulcanologia, alla paleoantropologia e alla preistoria di Melka Kunture. In corso di costruzione, inoltre, è un nuovo museo, finanziato dalla Banca Mondiale.
PERCHE’ NON ANDARCI
Si tratta di uno dei più importanti siti preistorici del Pleistocene inferiore e medio dell’Africa orientale. Ma arrivarci non è per niente facile. Ci sono alcuni bus che partono dalle principali città, ma sono molto lenti. Meglio puntare a un tour privato. La motivazione deve essere altissima, però.
COSA NON COMPRARE
Dai tappeti ai tipici piattelli dei mursi, dagli abiti tradizionali alle piccole opere d’arte, dai gioielli in argento ai mobili e soprammobili in pietra e legno. C’è anche il simpatico copricapo in vimini: colorato, bello, ma anche ingombrante e abbastanza inutile.