Audrey Hepburn in vespa nel Vacanze romane di William Wyler e la famosa panchina di Manhattan di Woody Allen hanno convinto migliaia di turisti a visitare Roma e New York, anche solo per visitare le location ammirate nei film. E in questo il regista newyorkese ha da sempre un occhio particolare per valorizzare i luoghi dove gira, come abbiamo visto di recente nei suoi film 'europei, tra Roma, Barcellona o la Parigi di Midnight in Paris. Nella Ville Lumiere in molti continuano anche a percorrere le strade di Montmartre nel 'Tour di Amélie', ma sono molti i film che ci hanno regalato scenari indimenticabili e la voglia di visitarli. Eccone alcuni:
È l'ambientazione principale di The Millionaire (2008) di Danny Boyle, il film che rivelo al mondo Dev Patel, che molti ricorderanno in The Newsroom. Anche se il modo migliore per visitare il subcontinente indiano sembra essere quello mostrato in Il treno per il Darjeeling di Wes Anderson, girato tra Osian, Udaipur e Jodhpur.
Ci sono Napoli, Roma, Venezia in Il talento di Mr. Ripley, ma soprattutto la splendida Costiera Amalfitana di Positano. Protagonista - insieme alla campagna toscana - di Sotto il sole della Toscana del 2003, anche questo filmato in più luoghi (Firenze, Arezzo e Siena) e perfetto invito a venire nel nostro Paese.
Il film - anzi, la trilogia - si svolge in un mondo fantastico, spesso ricreato digitalmente, ma il verde a perdita d'occhio e la splendida 'Contea' raccontata da J.R.R. Tolkien e Peter Jackson in Il Signore degli Anelli sono quelle della quasi irragiungibile Nuova Zelanda.
I diari della motocicletta di Walter Salles sono un'ottima visione per gli appassionati di America Latina. Basato sulle avventure del giovane Ernesto "Che" Guevara, infatti, e ispirandosi al suo diario di viaggio 'Latinoamericana', il film spazia dall'Argentina (Lago Frias, Bariloche, Mendoza, Villa La Angostura, Neuquén e Buenos Aires) al Cile (dal Deserto di Atacama a Calama, Chuquicamata, Freire, Temuco, Valparaíso e Lautaro), fino a L'Avana, Caracas in Venezuela e il Peru (con Cuzco, Lima, Machu Picchu e Iquitos).
Per quanto rivendichi una sua autonomia e indipendenza politica, la regione dell'Asia centrale continua a essere una delle mete più desiderate tra tutte quelle orientali. Soprattutto dal 1997, quando Jean-Jacques Annaud vi portò Brad Pitt per realizzare la storia vera raccontata da 7 anni in Tibet.
Quella di The Beach, uno dei film meno riusciti di Leonardo DiCaprio, ma anche ricco di bellezze naturali. Quelle di Hat Maya, la spiaggia in questione, una delle principali dell'Isola di Phi Phi Leh, vicino Phuket. E una di quelle che non avrebbero sfigurato in 'L'estate infinita' di Bruce Brown, vero e proprio giro del mondo per surfisti, filmato tra Australia, Hawaii, Sud Africa, Ghana, Nuova Zelanda, California, Tahiti, Nigeria e Senegal.
Titolo emblematico, per chi ama la vastità dei panorami e dei territori statunitensi. In questo caso quelli dell'Alaska, meta anche tragica del viaggio di Emile Hirsch. Ma il cinema ha spesso approfittato di Alaska e Oregon (Wild), New Mexico e California (Easy Rider), Colorado (Thelma e Louise), Utah e Arizona (Butch Cassidy).
Ancora meraviglie statunitensi, ma di tutt'altro genere quelle mostrate dal Paradiso amaro di Alexander Payne con George Clooney. Ma dalle parti di Hanalei, Honolulu, e Kaua'i (con l'aggiunta di Oahu) si sono mossi anche i dinosauri di Jurassic Park e successivi…
Per quanto il film fosse stato girato anche in Inghilterra sono di certo le scene in esterna quelle che hanno reso La mia Africa un film immortale (oltre alla presenza di Meryl Streep e Robert Redford, diretti da Sydney Pollack).