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I tatuaggi rappresentavano lo stato sociale di un polinesiano, quelli più complessi erano riservati ai capi e alla loro famiglia, e ogni uomo tatuato si considerava più vicino a una divinità. Le donne, invece, potevano avere meno parti tatuate ma i disegni erano più belli: dovevano servire ad abbellirne la figura, come una parure. Di solito i modelli venivano costruiti in modo da essere ampliati successivamente, dopo un matrimonio, un figlio o un'impresa valorosa: un tatuaggio, in teoria, non si concludeva mai. Courtesy of ©Tahiti Tourisme Italia