Esplorare la diversità di cielo e terra dal punto di vista delle eccellenze ambientali, agricole e agroalimentari, è lo scopo di uno dei progetti più maestosi del prossimo Expo 2015. Con i suoi 8.500 metri quadrati il Biodiversity Park, sarà il luogo deputato alla conoscenza e alla scoperta da parte dei visitatori, della ricchezza e della varietà che caratterizzano il Belpaese dal punto di vista della agro-biodiversità. Con questo termine si fa riferimento alla vasta interazione che intercorre tra il settore agrario e quello alimentare. Dagli agroecosistemi e dai paesaggi agrari, alle risorse genetiche di piante e animali, e non solo.
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In questo contesto, un ruolo principe è assunto da metodo agricolo biologico, una frontiera che sta negli ultimi anni lavorando fortemente nella direzione della salvaguardia della biodiversità. Per questo il Parco, realizzato grazie alla collaborazione di BolognaFiere, cercherà di esprimere i continui sforzi della comunità in questo senso, insieme alla trasmissione della bellezza nata nella diversità.
Il Parco è quindi suddiviso in due grandi macro-aree. La prima si rivolge al racconto dei cinque diversi paesaggi che caratterizzano l’Italia: Troviamo Alpi, Appennini, Pianura padana, Tavolieri altipiani, isole; tutti elementi evocati attraverso l’esposizione di alberi e piante tipiche di questi ambienti. Altra grande area è invece quella dedicata alla mostra Storie di Biodiversità. Qui nove ambienti principali dalla forma circolare e da quattro ambienti secondari procedono secondo i capitoli che illustrano i metodi di coltivazione e aprono nuove prospettive sul futuro dei mezzi di produzione.
IDEE PER VIAGGIARE TRA I TESORI NATURALI D'ITALIA
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In questo contesto, un ruolo principe è assunto da metodo agricolo biologico, una frontiera che sta negli ultimi anni lavorando fortemente nella direzione della salvaguardia della biodiversità. Per questo il Parco, realizzato grazie alla collaborazione di BolognaFiere, cercherà di esprimere i continui sforzi della comunità in questo senso, insieme alla trasmissione della bellezza nata nella diversità.
Il Parco è quindi suddiviso in due grandi macro-aree. La prima si rivolge al racconto dei cinque diversi paesaggi che caratterizzano l’Italia: Troviamo Alpi, Appennini, Pianura padana, Tavolieri altipiani, isole; tutti elementi evocati attraverso l’esposizione di alberi e piante tipiche di questi ambienti. Altra grande area è invece quella dedicata alla mostra Storie di Biodiversità. Qui nove ambienti principali dalla forma circolare e da quattro ambienti secondari procedono secondo i capitoli che illustrano i metodi di coltivazione e aprono nuove prospettive sul futuro dei mezzi di produzione.
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Infine l’ambiente dedicato alla produzione biologica, strutturato in sei aree tematiche e altrettanti prodotti corrispondenti. Semi, cereali, legumi e derivati, Frutta, ortaggi e trasformati, Olio e vino, Prodotti da allevamento, Erboristeria, integratori, benessere, Servizi, tecnologie, formazione, certificazione. Ma nessun alimento può dirsi tale senza il racconto delle mani che lo hanno per prime seminato, poi fatto crescere e infine separato dal suolo.
Per questo il viaggio nella biodiversità sarà accompagnato dalla narrazione delle storie quotidiane dei custodi della sapienza contadina: gli agricoltori. Un progetto, quello del Biodiversity Park, che oltre allo scopo prettamente didattico, affianca una pittoresca rappresentazione della vastità degli elementi naturali, oltre alla riflessione su come questi ultimi possano essere sfruttati dal settore agro-alimentare, per trovare nuove risposte alla questione nutrizione globale.
Per questo il viaggio nella biodiversità sarà accompagnato dalla narrazione delle storie quotidiane dei custodi della sapienza contadina: gli agricoltori. Un progetto, quello del Biodiversity Park, che oltre allo scopo prettamente didattico, affianca una pittoresca rappresentazione della vastità degli elementi naturali, oltre alla riflessione su come questi ultimi possano essere sfruttati dal settore agro-alimentare, per trovare nuove risposte alla questione nutrizione globale.