Dopo la prima tappa dell'esposizione a Torino, a inizio 2015, la mostra I MONDI DI PRIMO LEVI. Una strenua chiarezza sbarca nella Sala Imbarcadero del Castello Estense fino al 21 febbraio 2016. Occasione dell’evento, il settantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, il lager in cui lo scrittore fu deportato e di cui contribuì a far conoscere la realtà grazie a testi come "Se questo è un uomo" e "I sommersi e i salvati". Al centro della mostra, nata sotto l'egida della Fondazione Museo nazionale della Shoah, gli svariati mondi esplorati dal poliedrico Levi: quello del campo di sterminio, cui riuscì a sopravvivere e che descrisse “con strenua chiarezza”; quello della scrittura, che frequentò cimentandosi nei più diversi generi letterari; quello della chimica, suo ambito professionale; quello delle altre scienze esatte, verso cui manifestò una curiosità inesauribile; quello del lavoro, cui dedicò un libro straordinario come “La chiave a stella”.
Perché andare
Curato da Fabio Levi e Peppino Ortoleva, il percorso espositivo, tra immagini inedite, videoinstallazioni, sculture, audiovisivi e pannelli esplicativi, fa scoprire al visitatore i legami a volte imprevedibili che mettono in relazione avventure letterarie apparentemente distanti l’una dall’altra e aiuta a riflettere sulla Shoah, sui recessi più dolorosi e insondabili del XX secolo, e più in generale sull’animo umano, sulla parola e sulla vita. I mondi di Primo Levi si rivolge a tutti e in particolare ai più giovani, che lo stesso Levi considerò sempre suoi interlocutori privilegiati.
Da non perdere
Accanto alla mostra si svolgeranno alcuni eventi di grande interesse, tutti organizzati presso la Sala dei Comuni del Castello Estense. Martedì 2 febbraio, lo storico della scienza Francesco Cassata terrà una lezione sul tema”Fantascienza? Due avventure narrative”, dedicata ai racconti di fantascienza e fantatecnologia scritti dall’autore torinese. Giovedì 4 febbraio, il saggista e scrittore Marco Belpoliti presenterà il proprio libro “Primo Levi di fronte e di profilo”mentre martedì 9 febbraio, nell’incontro “Incrocio fra curatela e progettualità”, l’architetto Gianfranco Cavaglià, progettista dell’allestimento, e il co-curatore Fabio Levi parleranno dello sforzo comune di ricercatori, archivisti, grafici, esperti di comunicazione, che ha dato luogo a un’esposizione destinata a incontrare pubblici ogni volta diversi in Italia e all’estero. A questo incontro, che coinvolgerà l’Ordine degli Architetti di Ferrara e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, seguirà la presentazione, da parte di Fabio Levi, di “Così fu Auschwitz. Testimonianze 1945-1986,” un libro edito da Einaudi che raccoglie testi poco conosciuti e inediti scritti lungo un arco di oltre quarant’anni da Primo Levi e dal medico Leonardo De Benedetti.
I MONDI DI PRIMO LEVI. UNA STRENUA CHIAREZZA
Fino al 21 febbraio 2016
Luogo: Castello Estense, Ferrara
Info: 0532 769137
Sito: www.castelloestense.it
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