Fino al 31 agosto Palazzo Reale di Milano presenta la mostra “Mimmo Rotella. Décollages e retro d’affiches”. L’esposizione curata da Germano Celant raccoglie centocinquanta opere del primo periodo artistico di Mimmo Rotella, artista poliedrico e noto per l’invenzione del décollage, forma artistica da lui ideata e realizzata a partire dai primi anni Cinquanta. La mostra si focalizza sul periodo che si estende dal 1953, anno delle prime sperimentazioni sul manifesto lacerato, per arrivare al 1964 quando Rotella partecipa alla XXXII Biennale di Venezia.
Perché andare
La mostra è un momento specifico di ricerca, approfondimento e confronto che si avvale d’importanti prestiti da collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, tra cui il Museo del Novecento di Milano, MACRO di Roma, Carré d’Art-Musée d’art contemporain di Nîmes Centre Pompidou di Parigi, Tate Modern, Londra, Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Il percorso dell’esposizione si sofferma su alcuni momenti fondanti dell'inizio della carriera dell’artista. A Roma, dove si trasferisce subito dopo il rientro in Italia dalla residenza alla Kansas City University del 1952, Rotella stabilisce un dialogo sia con la generazione precedente sia con i suoi coetanei. È in questo ambito che ricorre a un simbolo del rinato contesto urbano: il manifesto pubblicitario. La sua sperimentazione lo porta a rimodulare il poster in ogni modo possibile grazie alla tecnica del decollage che assemblava sulla tela pezzi di manifesti strappati per strada.
Da non perdere
Per contestualizzare l’opera di Rotella all’interno del panorama artistico internazionale dell’epoca e comprendere il suo contributo e la sua originalità, vengono esposti alcuni lavori che si confrontano con quelli di altri grandi protagonisti dell’arte moderna e contemporanea, europei e americani, quali Filippo Tommaso Marinetti, Enrico Prampolini, Kurt Schwitters, Hannah Höch, Jean Fautrier, Alberto Burri, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Jacques Mahé de la Villeglé, Raymond Hains, Andy Warhol e Michelangelo Pistoletto.