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Carta Bianca, mostra, Napoli

Capodimonte dà Carta bianca a personalità illustri

Al Museo di Capodimonte 10 sale per dieci curatori illustri da Muti a Sgarbi

Atalanta e Ippomene
 © Foto Luciano Romano
Guido Reni - Atalanta e Ippomene,1620-25 ca. 
Dieci personalità internazionali in diversi campi del sapere, con sensibilità, formazione, cultura, nazionalità e inclinazioni differenti, sono stati invitati a diventare curatori della loro sala “ideale” nel Museo di Capodimonte, selezionando liberamente circa dieci opere tra le 47.000 conservate, avendo “carta bianca” con il solo obbligo di argomentare la propria scelta. È la mostra Carta Bianca. Capodimonte Imaginaire, nata da un’idea di Sylvain Bellenger e Andrea Viliani che vede  Laura Bossi Régnier, Giuliana Bruno, Gianfranco D’Amato, Marc Fumaroli, Riccardo Muti, Mariella Pandolfi, Giulio Paolini, Paolo Pejrone, Vittorio Sgarbi e Francesco Vezzoli, accettare la sfida lanciata dal museo 
 
PERCHE' ANDARE 
 
Organizzata con la casa editrice Electa la mostra è chiaramente divisa in 10 sezioni. La prima sala curata da Vittorio Sgarbi, racconta l’intreccio della sua biografia storico-artistica con la collezione di Capodimonte mentre Marc Fumaroli si concentra su una selezione di opere di arte napoletana del Seicento e riflette sul dualismo miseria e povertà, aristocratico e popolare. Paolo Pejrone focalizza il proprio sguardo su paesaggi e vedute,  a differenza di Gianfranco D’Amato che sceglie le tematiche del piacere e dell’amore, ma anche dell’odio e della violenza. La scimmia e l’uomo è il tema della sala di Laura Bossi Régnier mentre Giuliana Bruno riproduce, in un allestimento concepito e strutturato come una narrazione, l’esperienza personale della curatrice che ha potuto esplorare i depositi del museo, non accessibili al pubblico. La sala di Mariella Pandolfi riflette, invece sulla dimensione della temporalità come dissonanza, sul tempo indefinito dell’evento,
 
DA NON PERDERE
 
In occasione della mostra Giulio Paolini ha creato un’opera ad hoc che racchiude idealmente tutte le opere della collezione di Capodimonte. Una sola è l’opera voluta da Riccardo Muti: la Crocifissione di Masaccio. Francesco Vezzoli traccia, infine, un percorso che comprende e articola i suoi recenti interventi scultorei e performativi. Ricordiamo che i curatori approfondiscono la propria scelta in interviste video accessibili dal proprio smartphone attraverso l’app Carta Bianca, estensione digitale dell’esperienza di visita alla mostra. Sarà inoltre possibile salvare i contenuti e rivederli a casa.
 
Carta Bianca. Capodimonte Imaginaire
Fino al 17 giugno 2018
Luogo: Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli
Info: museocapodimonte.beniculturali.it
 
 
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