A circa 10 chilometri da Modena si trova Nonantola, celebre per la presenza dell’Abbazia di San Silvestro, un complesso sacro che vanta una fondazione antica risalendo al 752 d.C. ma che ha subito nel corso dei secoli diversi rimaneggiamenti. Di particolare impatto è lo scenografico portale contraddistinto da un protiro sostenuto da leoni, ma interessanti sono anche l’Archivio Abbaziale che conserva oltre 4500 pergamene e il Museo Benedettino Nonantolano e Diocesiano d’Arte Sacra, entrambi connessi alla complesso abbaziale. Anche diversi altri monumenti sparsi per il paese sono di particolare pregio, come la Pieve di San Michele Arcangelo, la Chiesa di Santa Maria, la Torre dei Modenesi e quella dei Bolognesi e numerosi edifici. Lungo Via Roma si incontra Casa Previdi, in stile neoclassico, nella cui lunetta della facciata è ritratto l’incontro tra Dante Alighieri con il Cacciaguida. Ci sono poi Palazzo Sertorio caratterizzato da ampi portici e finestre ellittiche, Palazzo Salimbeni che ospita gli uffici comunali e sontuose ville nobiliari tra cui Villa Emma, di fine Ottocento.
Esterno dell'Abbazia di Nonantola / ©Abbazia di Nonantola
Location particolarmente adatta ad eventi, congressi, meeting e matrimoni è la bellissima Villa Cesi, che vanta un auditorium con oltre 200 posti. Nota anche come Villa Rossi o Villa Verona, è un complesso edilizio dichiarato di particolare interesse dal Ministero dei Beni Culturali. Fatta edificare per volere dei conti Valentini, divenne dimora di un’importante e nobile famiglia, i Cesi, medici dei ducati Estensi e Scaligeri, che furono i proprietari dal 1700 fino ai primi secoli dell’Ottocento. Sul finire del XIX secolo la villa fu abitata dallo scrittore Guido da Verona da cui prese per un certo lasso di tempo il nome: fu lui a dare alla villa l’impronta attuale, con la caratteristica struttura a pettine e gli affreschi nelle sale. Ancora oggi si possono ammirare gli splendidi dipinti della volta nell’Atrio di Cupido, la sala dedicata ad accoglienza e accrediti, nella Sala del Clavicembalo, dove ci si può rilassare in un salotto morbido e confortevole, e nella Sala Espositiva.
Sala del Clavicembalo, Villa Cesi / ©Associazione Dimore Storiche Italiane
La struttura si presenta a pettine, con il corpo principale di forma quadrata del 1700, oggetto di un ulteriore ampliamento nel secolo successivo con la realizzazione dei bracci trasversali, del primo piano e della maggior parte degli affreschi della villa. Ai lati del portale centrale spiccano le due colonne di marmo che sostengono un leggiadro balcone, che erano un tempo collegate alla riquadratura delle finestre. All’interno, l’androne passante è sostenuto da una volta a botte, articolata da una doppia serie di unghie. Il grande scalone a chiocciola ottocentesco porta al primo piano e al piano ammezzato. Le sale del piano nobile conservano alcuni camini in stucco e soffitti decorati, porte in legno di noce settecentesche. La dimora è circondata da un parco che originariamente si estendeva fino al primo cancello con le due colonne sulla via per Bologna; dietro la villa permane il parco padronale con una vasca-fontana in cotto. Ecco, dunque, che la tranquillità della campagna emiliana abbraccia ogni evento, reso ancora più magico dall’elegante viale che accompagna gli ospiti, dagli affreschi e dall’arredamento d’epoca, dalle finiture curate e dai dettagli che garantiscono una calda atmosfera.
Scalone ottocentesco di Villa Cesi ©Associazione Dimore Storiche Italiane
Villa Cesi fa parte dell’Associazione Nazionale Dimore Storiche.
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia