PERCHE' SE NE PARLA
Scoperta nell’antica città di Tanis, nel nord dell’Egitto, una grande stele in granito rosso risalente alla XIX dinastia (1292-1189 a.C.). Sulla stele vi è raffigurato Ramses II nell’atto di eseguire offerte rituali a una divinità. “Questa scoperta incoraggia il Ministero delle Antichità egiziano ad avviare un vasto progetto di sviluppo del sito per salvare i suoi monumenti e per trasformarlo in un museo all’aperto”, ha dichiarato Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità.
PERCHE’ ANDARCI
Tanis, la “Tebe del Nord”, fu un’importante città egizia fino alla fine dell’età tolemaica. Il sito si trova nella parte nord-est del delta del Nilo. Fu fondata verso la fine della XX dinastia e divenne la capitale della parte nord dell'Egitto sotto i sovrani della XXI dinastia. Oltre ad essere stata citata più volte nei testi biblici, nel film di Steven Spielberg I predatori dell'arca perduta si immaginava che qui si trovasse l'Arca dell'Alleanza.
DA NON PERDERE
Tani ospita le rovine di diversi importanti templi. Tra questi vi sono i tre dedicati alla triade tanitica, composta dalle divinità Amon, Khonsu e Mut. La necropoli ospita molte sepolture regali della XXI dinastia: Montet vi trovò la tomba di Psusennes I e della consorte Mutnedjemet. Ma vi erano anche le tombe del principe ereditario Ankhefenmut e dell'alto dignitario Undebaunded.
PERCHE’ NON ANDARCI
Del tempio di Khonsu purtroppo non rimane più nulla dopo che Sheshonq V lo fece demolire per ricavarne materiali per la costruzione di un altro templio. E resta molto poco anche del tempio di Mut, costruito a sud sempre da Psusennes I.
COSA NON COMPRARE
Non è consigliabile l’acquisto di cammelli di peluche o di piramidi con polvere dorata, ma neanche di calendari con 12 papiri, di arazzi e di cuscini o di lampade e collanine di plastica e di ciondoli chiave della vita e testa di Nefertiti in argento. Scegliere poi l’acquisto del narghilè sarà un vero rischio per il viaggio, se non volete rimanere con dei cocci in mano.