PERCHE' SE NE PARLA
Scoperti in Egitto i resti di un tempio greco-romano di 2.200 anni: a rivelarlo è il Ministero egiziano delle Antichità. La scoperta è stata fatta in un sito nell'oasi di Siwa; tra i manufatti rinvenuti, anche una scultura con la testa di un uomo dai lineamenti greci e due statue di leone in pietra calcarea, una di queste decapitata. Le rovine presentano la parte anteriore del tempio e parti dell'ingresso principale. Gli archeologi hanno anche scoperto un muro esterno di tre metri che conduce a un cortile anteriore, circondato su entrambi i lati da ingressi ad altre camere. Sono stati trovati anche resti di pentole e monete.
PERCHE' ANDARCI
L’oasi di Siwa si trova a pochi chilometri dalla città di Marsa Matruh. Si tratta di un incredibile Eden nel cuore del deserto libico. Qui tra sorgenti d’acqua e laghi salati, ulivi e palme, è possibile godere di una sosta da sogno. Nei tempi antichi questi luoghi erano famosi per il tempio dedicato al dio Ammone. Ma anche per Alessandro Magno: secondo la leggenda, l'imperatore si recava spesso qui per consultare l'oracolo di Amon. E qui , infine, avrebbe scelto di farsi seppellire.
DA NON PERDERE
Poco distante anche la bellissima città di Shali, dove scoprire le rovine della Fortezza di Shali, proprio nel centro della città. Ma anche il Tempio dell'Oracolo, quello di Alessandro Magno, e la Piscina di Cleopatra, dove avrebbe nuotato la celebre regina.
PERCHE’ NON ANDARCI
A causa della difficile situazione economica nel Paese e del rischio terrorismo comune a gran parte dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo, l’Egitto vive un clima di instabilità che spesso sfocia in turbative per l’ordine pubblico e in azioni ostili, anche di matrice terroristica, con possibili risvolti anche contro gli stranieri presenti nel Paese. Inoltre si osserva un aumento di casi di micro-criminalità quali borseggi, rapine e furti d’auto.
COSA NON COMPRARE
Cammelli di peluche, piramidi con polvere dorata, calendari con 12 papiri, arazzi e cuscini, lampade e collanine di plastica. E poi c'è il narghilè: tanto bello quanto rischioso da portare in viaggio. Se volete, però, qualcosa di davvero caratteristico, sappiate che presso il Museo della Casa di Siwa è possibile scoprire cesti, ceramiche, strumenti musicali, gioielli in argento e abiti da matrimonio. Magari vi fate un'idea. Infine, prima di lasciare l’Oasi di Siwa, non dimenticatevi di gustare i famosissimi datteri locali.