PERCHE’ SE NE PARLA
Una scoperta assolutamente straordinaria è avvenuta durante alcuni scavi archeologici ad Adria, comune della provincia di Rovigo che dà il nome al Mare Adriatico. Sono tornati alla luce diversi frammenti di manufatti ma soprattutto i resti di una casa-laboratorio di epoca etrusca, che appartengano ad un periodo che va dal VI al V secolo a.C. Un laboratorio in legno, che doveva servire per attività di lavorazione dei metalli, data la presenza di due focolari e pozzetti per le fusioni. La scoperta è un vero tesoro dal punto di vista archeologico, perché permette di conoscere quali tecniche edilizie e quali materiali utilizzavano gli etruschi che all’epoca vivevano ad Adria, allora la città portuale più importante.
PERCHE’ ANDARE
Gli etruschi non vissero solo nell’area tosco-laziale. Ma si spinsero fino a questi luoghi rendendo l’insediamento di Adria di enorme valore strategico, visto l’affaccio sul mare orientale della penisola, l’Adriatico. Ma Adria ha una storia ancora più antica, e una invece più moderna, perché fu abitata già dal X secolo a.C. ed ancora oggi è un popoloso comune, che nei secoli ha visto sovrapporsi il dominio siracusano-greco, romano, veneziano (ben evidente nell’architettura), napoleonico, austriaco. La cittadina, oltre ad essere esteticamente graziosa, offre quindi una storia ricca e complessa.
DA NON PERDERE
Il ricco passato dell’antica città etrusca è testimoniato dal Museo Archeologico di Adria, la cui visita è assolutamente imperdibile. Non solo il periodo etrusco, quello di maggiore splendore, ma anche l’epoca preistorica, ellenistica e romana.
PERCHE’ NON ANDARE
Il Veneto e soprattutto il litorale adriatico ha località turistiche con cui è difficile competere, come Venezia naturalmente. Ecco che Adria finisce spesso per essere trascurata. Tuttavia è vero che le attrazioni qui sono di numero esiguo e che c’è anche una discreta parte di architettura moderna che rende alcuni scorci poco gradevoli.