PERCHE’ SE NE PARLA
Quella di Beatrice Cenci è una delle storie più tristemente note della storia della Roma rinascimentale. I Cenci erano una famiglia nobile romana, di cui faceva parte Francesco Cenci, padre di Beatrice. Un uomo violento, più volte denunciato per reati infamanti e colpe ‘nefandissime’, persino delitti. Ma sempre a piede libero. La famiglia subiva sulla propria pelle la violenza e gli abusi di quell’uomo, specialmente Beatrice, fino a che decisero di congiurare e ucciderlo. I congiurati tuttavia vennero scoperti, arrestati e condannati a pene atroci, torture e morte. Il processo fu uno dei più seguiti della storia di Roma, e il giorno dell’esecuzione la calca era talmente tanta che vi furono delle morti tra il pubblico per asfissia. Quel giorno era l’11 settembre 1559.
PERCHE’ ANDARE
Da allora, ogni anno nella notte tra l’11 e il 12 settembre, il fantasma di Beatrice Cenci compare sul Ponte di Castel Sant’Angelo, di fronte alla piazza dove fu decapitata. Da secoli c’è chi giura di averlo visto reggere in mano la propria testa mozzata. E ogni anno vengono organizzate visite guidate ai luoghi della vicenda, con tanto di attesa dell’apparizione. Nello stesso giorno, viene celebrata una Messa in ricordo dell’ingiustizia subìta dalla ragazza.
DA NON PERDERE
Oltre all’attesa della comparsa del fantasma di Beatrice Cenci, se vi trovate a Roma è interessante ripercorrere alcuni dei luoghi più peculiari della vicenda. Palazzo Cenci si trova in Piazza delle Cinque Scole, ed è aperto solo in occasioni speciali. Ma è circondato da via dell'Arco de' Cenci, da piazza Cenci, da via Beatrice Cenci e da via Monte de' Cenci che si possono visitare con una passeggiata nel centro storico. Gli elementi architettonici appartengono a diversi secoli, dal trecento al seicento. Su via di Montoro si trova invece il tribunale di Corte Savella, dove Beatrice Cenci fu giudicata e da cui uscì per recarsi al patibolo. Il luogo è ricordato da una targa in marmo.
PERCHE’ NON ANDARE
Forse non credete abbastanza ai fantasmi da passare le ore notturne sul Ponte di Castel Sant’Angelo, ed è comprensibile. Ma lasciarsi trasportare dal fascino lugubre che avvolge questa vicenda è un modo interessante di conoscere un pezzetto di storia romana.
COSA NON COMPRARE
I dintorni di Castel Sant’Angelo traboccano di souvenir dozzinali, specialmente lungo il ponte. Ma con ogni probabilità non renderanno la vostra casa più bella.