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Milano Nomad Dance Fest

A Milano si balla con i gitani

Via al primo festival italiano dedicato alla musica, alla danza e alla cultura delle popolazioni nomadi

Gonne durante una danza
Chissà come danzerebbe leggiadramente la favolosa Esmeralda, protagonista femminile del famoso romanzo Notre Dame de Paris di Victor Hugo, al Nomad Dance Fest. Si pensa ad Esmeralda quando si parla di gitani, ed è proprio la Gispy Route, la Via dei Gitani, ad ispirare il primo Festival Italiano di Danze, Musica e Culture Nomadi dal Mondo. Si tratta di una manifestazione unica, che celebra le musiche e le culture dei migranti, le tradizioni in movimento recuperate in modo universale per un tuffo alle nostre origini.

E lo fa in maniera solidale, perché il progetto intende essere eco sostenibile tramite eventi, artisti, musica autentica ed aziende che rispettino il pianeta e sostenendo associazioni benefiche. L’appuntamento con i suoni, i colori e i sapori che caratterizzano le danze folk e le tradizioni nomadi è per il 29 e 30 ottobre a Milano: un weekend ricco e interattivo che si articola in workshops di danza, performance a tema, mostre d’arte e di pittura, artigianato locale e internazionale, con una parte espositiva riservata alle scuole di danza, agli operatori del settore turistico e agli artigiani, per offrire un ventaglio molto ampio di proposte.

La Via dei Gitani è quella strada percorsa dalle popolazioni nomadi che, oltre 600 anni fa, partirono dall’India, dal deserto dei Thar, attraverso la Persia, la Turchia, l’Egitto, il Marocco, i Balcani in particolare nel Sud della Francia, fino al Mediterraneo, Creta, Grecia, l’Andalusia in Spagna e alcune parti del Sud Italia. Le migliaia di abitanti dell'India nord-occidentale che diedero inizio a questa  migrazione erano già noti col nome di Gitani, che alcuni studiosi reputano sia originato dalla modificazione della parola “Egitto”, uno dei paesi attraversati. Le carovane degli indiani, spostandosi verso ovest, assorbivano gli elementi e le culture dei paesi che incontravano e quando raggiunsero la Spagna andalusa, nel X secolo, il loro linguaggio, il loro modo di danzare e cantare presentavano ancora delle somiglianze con gli elementi originali portati dall'India.

Tutto questo si respira al Nomad Dance Fest, grazie anche al Nomad Bazaar, fulcro della manifestazione, che ricrea un vero souk con tanto di tende berbere, odalische che servono thè alla menta e dolci arabi e dove ci si lascia coccolare piacevolmente da massaggi e trattamenti all’olio di Argan, oltre a farsi ornare mani e piedi con disegni all’hennè. E’ invece nella Hall Souk che si assiste alle perfomance di danza e  musica e alle sfilate di abiti in stile gipsy, con mostre e degustazioni di piatti tipici a completare la meravigliosa cornice etnica.

Vai alla GUIDA MILANO

Informazioni
www.nomadancefest.com

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