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Colomba: il simbolo della Pasqua italiana è milanese

Il dolce per eccellenza della festività nasce il secolo scorso negli stabilimenti della Motta per impiegare i macchinari di produzione del Panettone anche dopo il Natale

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©TinaFields/iStock
Colomba pasquale
Dolce pasquale per eccellenza, la Colomba è anche una specialità della tradizione milanese, nata come espediente per sfruttare anche in altri periodi dell'anno le attrezzature utilizzate per preparare i Panettoni. Oggi questa prelibatezza è molto più di un semplice discendente del dolce natalizio e rappresenta, a tutti gli effetti, uno dei simboli del giorno della Resurrezione.

LA TRADIZIONE La Colomba Pasquale può essere, ormai, considerata a tutti gli effetti il dolce nazionale per eccellenza di questa festività. Non c'è tavola, da nord a sud, dove il giorno della Resurrezione non compaia, naturalmente assieme alle uova di cioccolato, la soffice specialità tutta mandorle e canditi che, in molti casi, ha persino oltrepassato i confini nazionali diventando una delle ricette italiane più conosciute nel mondo. Sebbene siano molte le leggende che narrano delle origini della Colomba Pasquale, la versione del dolce che oggi tutti conosciamo è nata nel corso degli anni '30 dello scorso secolo, quando Dino Villani, direttore della pubblicità della Motta, già celebre per i suoi Panettoni, ideò un espediente per non mettere a riposo i macchinari di produzione fino al Natale successivo, impiegandoli per la realizzazione di un dolce destinato alla celebrazione della Pasqua che, in buona sostanza, condivideva con l'antenato natalizio la quasi totalità degli ingredienti e le procedure di preparazione. Fu così che la superficie venne cosparsa di croccanti mandorle ed il soffice impasto prese la forma di una Colomba, figura ricorrente della tradizione cristiana che la identifica come rappresentazione dello Spirito Santo, della speranza e della salvezza, oltre che universale simbolo di pace e prosperità riconosciuto da numerose culture del pianeta. L'operazione ebbe subito successo, complice la fama che la ditta milanese si era conquistata con i suoi Panettoni, e ben presto questa specialità pasquale si diffuse in tutto il Paese e anche oltre.

LA DENOMINAZIONE Appurate le origini milanesi di questa versione del dolce, non bisogna dimenticare che le colombe hanno ispirato anche altre antiche ricette pasquali, specialmente di origine siciliana che hanno, infatti, meritato il riconoscimento del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che le ha inserite nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) proprio con la denominazione di Colombe Pasquali, Palummeddi o Pastifuorti.

LE CARATTERISTICHE La Colomba Pasquale è, dunque, un pane dolce del tutto simile al Panettone ottenuto con farina, uova, zucchero, burro, arricchito con scorza di arancia candita e mandorle in superficie. Con il dolce natalizio condivide anche le tecniche di preparazione e, dunque, la complessa ricetta caratterizzata da diversi impasti e processi di lievitazione.

LA PRODUZIONE Come spesso avviene per le specialità di successo, anche il dolce pasquale milanese si è trasformato in una fonte di ispirazione per la creazione di differenti varianti che prevedono, talvolta, coperture o farciture più o meno ricche, impasti arricchiti con ingredienti di vario tipo, tra cui uvetta o gocce di cioccolato, decorazioni fantasiose e chi più ne ha più ne metta. Oggi oltre alle versioni artigianali, facilmente reperibili in numerosi forni e pasticcerie di tutto lo Stivale, si possono trovare presso le grandi distribuzioni Colombe di ogni genere, più o meno tradizionali o più o meno creative, proposte dalle stesse aziende dell'industria dolciaria note anche per i Pandori e i Panettoni.

LA CULTURA Se la storia del dolce come oggi lo conosciamo è relativamente recente, le numerose leggende legate alle origini degli antenati della Colomba Pasquale sono tanto numerose quanto fantasiose. Si narra, ad esempio, che la Colomba nacque nientemeno che in epoca longobarda quando, durante l'invasione di Pavia nel VI secolo, venne offerto a re Alboino proprio un pane dolce con la forma del candido volatile. C'è chi, invece, attribuisce la nascita della ricetta a San Colombano, abate all'epoca della vicenda, che, nel corso del XVII secolo trasformò in semplici e candidi pani dolci a forma di colomba le succulente portate offerte dalla regina longobarda Teodolinda a lui e ai suoi monaci che si rifiutavano di mangiarle per fare penitenza. Un'ulteriore leggenda narra, infine, di come l'ispirazione per il dolce nacque durante la battaglia Legnano del 1176 quando tre colombe si posarono sulle insegne longobarde favorendo la vittoria dell'esercito del Carroccio.

IN CUCINA Di Colombe, dunque, ne esistono tante quanti sono i cuochi che decidono di cimentarsi nella sua preparazione, aggiungendo un tocco personale alla specialità milanese. Sono, però, in molti a prediligere la versione tradizionale del dolce pasquale che può essere preparato anche in casa con tanta pazienza e scrupolosità nell'attenersi alle diverse fasi della ricetta.

La ricetta: Colomba Pasquale Milanese. Ingredienti: Per gli impasti: 500 grammi di farina di manitoba, 150 grammi di zucchero, 150 grammi di burro, 4 uova, 10 grammi di lievito di birra, 150 grammi di scorza d'arancia candita, 45 grammi di latte, acqua, i semi di una bacca di vaniglia, sale. Per la guarnizione: albume, farina di mandorle, zucchero a velo, amido di mais, mandorle intere, granella di zucchero. Sciogliete il lievito nel latte tiepido, poi impastate con 100 grammi di farina, coprite con la pellicola e lasciate lievitare nel forno spento con la luce accesa per circa un'ora, o comunque fino a che il composto non abbia raddoppiato il suo volume. Aggiungete 180 grammi di farina all'impasto, unite anche 80 grammi di zucchero e 60 grammi di burro ammorbidito a temperatura ambiente, lavorate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico che coprirete con un canovaccio e farete nuovamente lievitare nel forno con la luce accesa per circa 3 ore. Aggiungete, a questo punto, il resto della farina e dello zucchero, unite i semi della bacca di vaniglia, poi cominciate ad introdurre, uno alla volta, le uova alternandole con il burro rimasto, amalgamando con cura l'impasto. Aggiungete, anche, la scorza candita, poi sistemate il composto nuovamente nel forno, coperto e con la luce accesa e lasciate riposare per almeno altre 12 ore. Lavorate, quindi, rapidamente l'impasto e posizionatelo nello stampo per colomba e fatelo lievitare fino a che non avrà raggiunto i bordi. Preparate, quindi, la glassa, mescolando dell'albume con zucchero a velo, farina di mandorle e amido di mais, lavorando con la frusta per qualche minuto fino ad ottenere un composto omogeneo che distribuirete con cura sulla superficie della colomba, guarnendo con mandorle intere e granella di zucchero. Infornate, quindi, a 160° e fate cuocere per circa 50 minuti coprendo con carte argentata se la superficie dovesse imbrunirsi eccessivamente.

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