Cerca nel sito
HOME  / cuore
Gradara castello, attrazioni e ristoranti

Il borgo di Paolo e Francesca

Secondo la leggenda nel Castello di Gradara, suggestivo borgo delle Marche, si è consumata la celebre storia d'amore narrata nella Divina Commedia

Castello e borgo di Gradara<br>
©Thinkstock
Borgo di Gradara
Tra i tanti personaggi illustri che popolano la Divina Commedia, tra i più noti si ricordano Paolo e Francesca, resi celebri dalla loro tormentata storia d’amore che li ha consegnati all’immortalità grazie ai versi danteschi del V canto dell’Inferno. Sono due personaggi realmente esistiti e la loro vicenda iniziò nel 1275 quando Francesca da Polenta, figlia di Guido Minore Signore di Ravenna e Cervia, con un tranello venne data in sposa a Giovanni Malatesta (la povera malcapitata era convinta di sposarne il ben più giovane e aitante fratello Paolo). I due cognati si frequentarono di nascosto ma un giorno funesto furono sorpresi da Giovanni che li uccise entrambi senza esitazione.

Nel corso dei secoli poeti, musicisti, letterati, pittori e scultori si sono ispirati alla tragedia di Paolo e Francesca: basta pensare a Pellico, D’Annunzio, Zandonai, Scheffer, ed ancor oggi la loro storia d’amore affascina migliaia di persone. E questo è un motivo in più per andare alla scoperta del borgo di Gradara, poiché ospita proprio quel castello che ha fatto da sfondo alle sfortunate vicende di Paolo e Francesca. La Rocca è uno dei monumenti  più visitati della Marche e non a caso è teatro di eventi museali, musicali ed artistici. Protetta da due cinte murarie, la più esterna delle quali si estende per quasi 800 metri, sorge su una collina, con il torrione principale che si innalza per 30 metri dominando l’intera vallata circostante, e che permette allo sguardo di arrivare fino al Mar Adriatico e al Monte Carpegna.

All’interno si possono visitare ben 14 stanze tutte arredate con mobili antichi e opere d’arte, tra cui quelle più note sono il Camerino di Lucrezia Borgia, la Sala della Passione, la Sala del Consiglio, la Camera dei Putti e la suggestiva Camera da letto di Francesca. Dopo la visita al castello non può mancare la passeggiata attraverso le vie e le piazzette del borgo, per andare alla scoperta di scorci carichi di atmosfera e, perché no, di ristoranti tipici come Al Soldato di Ventura (Via IX Settembre 1) locale in stile dove si possono gustare i sapori di una volta in un tranquillo ambiente a gestione familiare, o al Ristorante La Botte (Piazza V Novembre 11; www.labottedigradara.it), inserito in un palazzo del Seicento.

Vale la pena visitare anche il Museo Storico di Gradara, poiché oltre ad una collezione unica ed interessante di oggetti antichi e documenti storici che proiettano il visitatore direttamente nel Medioevo, permette di scoprire un altro prezioso tesoro che non tutti conoscono: si tratta delle Grotte, un intreccio di cunicoli secolari carichi di fascino e mistero scavati nel sottosuolo. Pare che queste grotte fossero state create come centri di eresie per riunioni segrete e come luoghi di culto bizantino, vista la vicinanza a Ravenna, oppure sono state costruite come vie di fuga in caso il castello fosse in pericolo. Nel sottosuolo di Gradara si contano 16 grotte di cui 10 agibili ma solo una visitabile, che è appunto quella del Museo Storico.

Per chi desidera un soggiorno gradevole e rilassante all’ombra delle mura la Dimora della Rovere (Via della Rovere 4; www.dimoradellarovere.com) è la sistemazione ideale, dotata di arredi curati e raffinati.
Saperne di più su CUORE
Correlati per regione Marche
Seguici su:
Le Offerte della Settimana
Altri luoghi da visitare
Chi siamo | Privacy | Cookie policy | Copyright © 2019 GEDI Digital S.r.l. Tutti i diritti riservati