L’Italia ha sempre il suo fascino, anche in autunno. Stando a quanto ha rivelato lo scorso anno la ricerca di Wonderbox, il 60% degli italiani preferisce trascorrere i fine settimana viaggiando in giro per i confini nazionali facendo il pieno di arte e cultura, senza tralasciare i sapori della cucina, al fine di trasformare i desideri in esperienze reali.
Una meta che merita di essere vista e vissuta in ogni stagione è la Sicilia e, nello specifico, la sua Gangi, cittadina arroccata sul Monte Baronesito nell’entroterra, tra Palermo e Catania, ovvero quella che, secondo alcuni, sarebbe l'erede dell'antica Engyon. Sebbene sia spesso giudicata di poco appeal dai turisti perché lontana dal mare, questa realtà antichissima dalle 7000 anime è immersa nel verde e invita i visitatori a riempire gli occhi di meraviglie, rapiti tanto dal fascino del panorama quanto dall’incanto del suo centro storico dal sapore antico dove passeggiare tra quelle strette vie e le strade acciottolate per scoprire un ricco patrimonio storico, culturale e architettonico fatto di pittoresche casette attaccate l’una all’altra, chiese dagli alti campanili, palazzi signorili e, il tutto, completamente ricostruito nel 1300 a seguito della distruzione del 1299 che l’ha rasa al suolo.
Chi vuole vedere il mondo da una prospettiva diversa può salire a quota 1000 metri fino al Castello di Gangi, antica fortificazione risalente alla prima metà del XIV secolo voluta da Francesco I Ventimiglia il cui aspetto, rivisitato nel corso dei secoli, è più quello di un palazzo che di un edificio castellare che, dopo aver vestito i panni di carcere e scuola, una volta passato alla famiglia dei Milletari, è utilizzato come abitazione privata.
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Chi vuole vedere il mondo da una prospettiva diversa può salire a quota 1000 metri fino al Castello di Gangi, antica fortificazione risalente alla prima metà del XIV secolo voluta da Francesco I Ventimiglia il cui aspetto, rivisitato nel corso dei secoli, è più quello di un palazzo che di un edificio castellare che, dopo aver vestito i panni di carcere e scuola, una volta passato alla famiglia dei Milletari, è utilizzato come abitazione privata.
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Divenuto dal 2012 l’unico comune siciliano a fregiarsi del riconoscimento di Comuni "Gioiello d'Italia", oltre a essere insignito del titolo di Borgo più Bello d'Italia nel 2014, Gangi merita di essere vissuto con la dovuta intensità: chi ama l'adrenalina può trovare pane per i propri denti al Parco Avventura Madonie, sito in quel di Petralia Sottana, il posto perfetto per tutti i Peter Pan desiderosi di divertirsi tra percorsi acrobatici, piste per mountain bike, trekking, orienteering, tiro con l'arco etc. il tutto in un’area attrezzata che si estende per 200 km di sentieri naturalistici immersi nei boschi di macchia mediterranea del Parco delle Madonie. Qui gli eterni romantici, dopo tanta fatica, possono condividere il brivido di dormire sospesi, in totale tranquillità, imbragati, all’interno di tende sospese installate tra gli alberi fra gli alberi a 7 metri da terra con copertura trasparente che consente di guardare le stelle.
Se invece si preferisce tenere i piedi ben ancorati a terra, nell'antica residenza del casato nobiliare dei Li Destri sorge il Casale Villa Rainò dove, grazie alla calda accoglienza dei proprietari Aldo e Nina Conte, si pernotta in camere arredate con mobili d’epoca, tutte diverse l'una dall’altra. Altro indirizzo per sperimentare un’esperienza agreste è la Tenuta Castagna: qui si vive lontano dai rumori, avvolti da un’atmosfera ricercata con pavimenti in cotto e pietra lavica maiolicata di Santo Stefano di Camastra, letti in ferro battuto, mobili in legno, sale da bagno in ceramica decorata, arredi e i materiali sono coerenti con la tradizione siciliana. Ognuno può scegliere se oziare o mettersi in moto a passo d’asino per riscoprire paesaggi, odori e rumori della natura o prendere parte a meravigliose esperienze in fuoristrada per le montagne e le valli e ancora godere dei sapori più autentici dell'orto partecipando a corsi di lavorazione del latte e di lavorazione del pane.
Non si può lasciare il borgo prima di aver assaggiato le tipiche delizie madonite come i “Mastacuttè”, biscotti di farina zucchero e succo di fichidindia In tipico del periodo autunnale e, a fine pasto, sorseggiare il “Rosòlio”, un liquore derivato dalla macerazione e infusione alcolica di petali di rosa.