Questo il leitmotiv del film con cui Eleanor Coppola - moglie del celebre Francis - ripercorre una esperienza vissuta personalmente. E dalla quale emerge forte tutto il suo amore per la Francia, il suo territorio e la sua cultura, anche gastronomica.
Da qui parte il viaggio, in occasione di un Festival del cinema. Nello specifico quello del 2015, come si vede dai poster che tappezzano l'hotel scelto dalla regista Eleanor Coppola per ambientare l'azione (lo stesso usato da Allen in precedenza, ma reso disponibile solo dalle 11 alle 17 per non disturbare gli ospiti).
L'attore newyorkese è Michael Lockwood, impegnatissimo produttore hollywoodiano, che tra un croissant e una telefonata finisce per trascurare la bella moglie, che per un piccolo fastidio rinuncia ad accompagnarlo nell'Est europeo…
Ed è proprio al ristorante che lo charm dell'amico francese del marito inizia a far breccia nella statunitense poco abituata a sentire il sapore della frutta e a 'perdere' tempo per dedicarsi ai piaceri della vita. Anche se per trovare la vera location del film sarà necessario andare un po' più a Nord, a Bray-et-Lû, nel dipartimento della Val-d'Oise nella regione dell'Île-de-France.
Intanto, il viaggio continua. Permettendoci di scoprire Vienne, capoluogo del cosiddetto Pays Viennois nel dipartimento dell'Isère nella regione del Rodano-Alpi… La sorpresa è la locale Piramide di 25 metri - unico resto di un circo romano dove si svolgevano le corse dei carri - detta "l'ago" dai cittadini.
Dove finisce Eleanor Coppola e inizia la finzione affidata alla sempre magnetica e meravigliosa Diane Lane? Non è dato saperlo, ma è bello vedere la sua Anne Lockwood rivivere le emozioni che ispirarono Renoir, Manet e Cezanne…
Tanto agognata a un certo punto quanto dimenticata per lunghi tratti del nostro (e loro) viaggio, la Ville Lumiere non ha bisogno di presentazioni. Per questo Mrs. Coppola non si dilunga nel mostrarcela. Per questo e per non farci distrarre dalla conclusione dell'avventura raccontata. E le sue conseguenze...